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Coach Soli contro i «suoi» ragazzi, il derby Itas dentro Slovenia-Italia: «Avrei voluto restare»

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Sono passati meno di tre mesi dalla gioia dell’Eurosuole Forum. Era il 7 maggio quando l’Itas saliva per la sesta volta sul trono d’Italia e nel palasport di Civitanova esplodeva una festa che si è prolungata fino a tarda ora. Uno degli ultimi momenti ha visto gli atleti gialloblù costringere il loro allenatore, Fabio Soli, a subire il più classico gavettone di acqua ghiacciata al centro del campo. A guidare quella goliardica spedizione c’erano Alessandro Michieletto e Daniele Lavia. Oggi, 2 agosto, i tre protagonisti di questo momento si ritroveranno da avversari, con la possibilità di accedere alla finale di Nations League: i giocatori in campo con la maglia azzurra e l’allenatore sulla panchina della Slovenia.

Avversari ma mai «nemici»

La semifinale odierna è più di una partita di pallavolo per chi ha vissuto spalla a spalla gli ultimi due anni a Trento, vincendo insieme una Champions League e uno scudetto. Coach Soli e i ragazzi con cui ha vinto i suoi primi, grandi trofei non potranno mai essere «nemici» ma soltanto avversari. A raccontare un rapporto umano prima ancora che professionale era stato lo stesso allenatore, subito dopo la vittoria del tricolore (e poco prima di quel gavettone): «Vado via con due vittorie che mi riempiono il cuore. Ora sono felice ma non nego che nel momento della decisione della separazione il dolore sia stato molto forte. Avrei voluto restare. Mi dispiace soprattutto perché voglio molto bene a questi ragazzi e forse proprio questo aspetto della mia gestione è stato un punto che mi ha attirato critiche e rimproveri. Però sono fatto così e non intendo cambiare». Quei ragazzi, Soli li ha protetti come un fratello maggiore per due anni, li ha presi da vincitori del quinto scudetto e li ha resi capaci di confermarsi. Oggi non sarà facile evitare di sorridere per un bell’attacco di Michieletto, un muro perfetto di Lavia o magari una giocata decisiva di Sbertoli in uscita dalla panchina, riconoscendo in quei gesti qualcosa di studiato insieme in lunghe ore al PalaTrento.

Un rapporto umano che li legherà per sempre

In questi giorni trascorsi a Ningbo, in Cina, Soli e i suoi ex giocatori si sono già incrociati e hanno scambiato chiacchiere perché le decisioni altrui sulla guida tecnica dell’Itas non spostano di una virgola i termini di un rapporto umano che li legherà per sempre. Sono cresciuti insieme e insieme hanno capito di potere cullare grandi ambizioni, oggi si scontreranno per cercare di inseguire ancora il sogno di una medaglia che ha un peso importante nel cuore dell’estate che porta ai Mondiali. Soli ha già fatto qualcosa di molto significativo in questa Nation, eliminando i campioni olimpici della Francia ai quarti. L’Italia trascinata da Michieletto però non ha intenzione di fermarsi: «Ci aspetta una partita tosta – ha detto lo schiacciatore –, sappiamo quali possono essere le difficoltà durante una partita del genere ma sappiamo anche quello che vogliamo. La Slovenia è una squadra che non scende mai sotto un certo livello e per fare i punti devi guadagnarteli. Sarà importante sbagliare poco». Stamattina alle 9 inizia la sfida.


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2 agosto 2025 ( modifica il 2 agosto 2025 | 12:59)

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