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Adriana Asti e l’omaggio di Rai Cultura che le ha reso onore

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Per fortuna c’è Rai Cultura (ma quanto durerà?) a omaggiare Adriana Asti, grande e irripetibile interprete del nostro teatro, del nostro cinema e anche della nostra tv. Una che sosteneva di non avere alcun talento, ha finito per recitare con registi come Visconti, Pasolini, Bertolucci, Buñuel, Susan Sontag, Vittorio De Sica, Abel Ferrara, Bob Wilson (scomparso anche lui, lo stesso giorno). Rai Storia ha riproposto il confronto tra Silvana Pampanini e Adriana Asti a Match del 1978, con Alberto Arbasino (ma che tv si faceva una volta, lo dico per tutti quelli che sbavano intellettualmente per Temptation Island!). Le due si confrontano vivacemente sul concetto di divismo e anti-divismo, perfidamente aizzate da Arbasino che, idealmente, assegna all’una il ruolo di «maggiorata fisica» e all’altra di «maggiorata mentale». Nello speciale In scena con la regia di Barbara Pozzoni (Rai5), Adriana Asti racconta sé stessa, dall’infanzia in una famiglia benestante della Milano degli anni ’30 agli esordi, ancora diciassettenne, in una compagnia di giro. Subito dopo iniziano i grandi incontri: Strehler e Visconti i suoi maestri negli anni ’50, e la psicanalisi con Cesare Musatti.

Poi il successo, la relazione con Bernardo Bertolucci, l’amicizia con Pasolini e Moravia, i grandi film, le collaborazioni col gotha del teatro e della cultura mondiale. Spero che questo Speciale venga riproposto al più presto per il piacere di rivedere le immagini di una donna che incanta per la delicatezza, l’intelligenza e l’incontenibile simpatia. Da ricordare che nel 1979, Adriana Asti ha condotto un talk, Sotto il divano, con l’intenzione di «scavare» con acume e spregiudicatezza nel privato di personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura, della politica, dell’arte. Un giorno arriva Tinto Brass e si diverte con una filastrocca un po’ ardita: la trasmissione viene subito chiusa. Il sodalizio sentimentale più forte è stato con Giorgio Ferrara, conosciuto durante tournée newyorkese dell’Orlando furioso di Luca Ronconi. Di lei Ferrara ripeteva: «Bisogna avere una qualità, che Adriana ha più di me, che è la leggerezza dell’anima, la convinzione che ogni problema si risolve».

1 agosto 2025

1 agosto 2025

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