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Il nuovo «principe navigatore», Pierre Casiraghi porta allo Yacht Club de Monaco la vittoria nella Admiral’s Cup

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Monaco ha di nuovo il suo «Principe navigatore». Come Alberto I vissuto ai primi del ‘900 che portò al largo la sua passione per il mare e i fondali marini cui dedicò un’intera vita. 

Adesso il nuovo principe dei mari di Monaco si chiama Pierre Casiraghi e per la verità non è principe, anche se nipote del principe sovrano Alberto II, stirpe di casa Grimaldi i sovrani di Monaco dal 1297 alla guida del Rocher. Vice presidente – col fratello Andrea – dello Yacht Club di Monaco presieduto da Alberto, Pierre ha vinto l’Admiral’s Cup con lo Jolt 6 mentre l’altro team monegasco guidato da Peter Harrison ha veleggiato sullo Jolt 3.

Una storica vittoria per lo yacht Club de Monaco. E per Pierre Casiraghi. «E’ qualcosa di fantastico per la storia del nostro club ma anche per tuti i monegaschi che hanno seguito da casa», dice Pierre dopo la vittoria nella Rolex Fastnet Race. «Volevo riportare la coppa a casa. E ho fatto molte gare ma questa è stata estenuante, la barca è piccola e questo aggiunge alla difficoltà. Ma in questa situazione si vince solo se ci si muove come un team». Il figlio della principessa Carolina e di Stefano Casiraghi ricorda l’importanza della «preparazione della barca» e ammette «non sono stato sempre perfetto ho fatto errori in certe manovre ma non ho rimpianti. Alla fine, guardando negli occhi del team e alla loro resilience ho capito che non era la coppa ma eravamo noi uniti il cuore di questa gara». 

«Pierre è un grande appassionato di vela, con Soldini ha conquistato il record alla Cape2Rio (da Cape Town a Rio), la più lunga regata tra due continenti nell’emisfero Sud, ma è molto attento anche alle nuove soluzioni green per le barche a motore », come ricorda al Corriere lo zio Marco Casiraghi (fratello di Stefano).

E adesso Pierre e il suo team sono già pronti a ripartire a bordo del Malizia-Seaexplorer: il  10 agosto si parte la Ocean Race Europe fino al 21 settembre.

Ma la passione di Pierre per la vela fa il paio con l’attenzione alla navigazione a motore: col sostegno del principe Alberto II, di Pierre e Andrea Casiraghi, vicepresidenti dello Yacht Club, Lo Yacht Club appoggia da diverse edizioni il progetto dell’Energy Boat challenge voluto dal Principato per promuovere la navigazione green. 

«Ogni anno al nostro Challenge arrivano proposte davvero innovative: penso all’università di Delft in Olanda con un’idea basata sull’idrogeno liquido o all’università di Edimburgo con una proposta che utilizza invece idrogeno idrato per le fuel cell del motore elettrico – continua Marco Casiraghi -. Proposte che si presentano a Monaco che con i suoi appena 2,5 km2, ha una capacità di comunicazione unica». 

«Lavoriamo con la Fondazione del principe Alberto II (la FpA2) per uno yachting attento all’ambiente, decisi a fare del Principato la capitale dell’advanced yachting», spiega il direttore generale dello Yacht Club Bernard d’Alessandri. Non solo, ma lo Yacht Club di Monaco di cui Pierre è Vice presidente ha ideato con Credit Suisse (Ubs) anche un indice di sostenibilità degli yacht che adesso sta esportando in tutto il mondo. E’ il SEAIndex, pionieristica certificazione green degli yacht oltre i 25 metri con la Capenergies label. Sviluppato con la Fondazione del principe e Lloyd Register, il SEAIndex misura l’impatto dei superyacht con una valutazione in 5 livelli: 3 stelle e si entra nella Superyacht Eco Association con il 5% di sconto alla Marina di Monaco. 

«Oggi il SEAIndex stato già adottato da una ventina di altri porti – chiude il direttore dello yacht Club – dalla Corsica, alle Seychelles, alla Cina e siamo in trattativa per esportarlo anche negli Usa. Non solo, pure il porto di Genova adotterà il nostro indice verde per gli yacht».

1 agosto 2025 ( modifica il 1 agosto 2025 | 16:16)

1 agosto 2025 ( modifica il 1 agosto 2025 | 16:16)

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