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Prestazione di servizi da soggetto francese in regime di “piccole imprese”

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Un soggetto passivo IVA stabilito in Italia ha ricevuto una fattura di provvigioni, relative a vendite effettuate in Francia, da parte di un soggetto francese che applica il regime di franchigia (“micro-entreprise”). La fattura del fornitore francese riporta l’annotazione “TVA non applicable art. 293 B du CGI” e il soggetto dispone unicamente del numero SIREN e non è titolare di partita IVA e quindi non addebita l’IVA francese. Alla luce di quanto sopra, come deve essere trattata l’operazione in Italia ai fini IVA?
– Reverse charge ex art. 17, comma 2, DPR 633/1972, con applicazione dell’IVA italiana al 22%?
– Autofattura senza IVA, come sembrerebbe suggerire la Circolare n. 36/E/2010, paragrafo 4.3, e con quale modalità specifica?
Oppure, in virtù dell’assenza di posizione IVA del prestatore e delle indicazioni della citata circolare (che considerano tali operazioni “imponibili nello Stato membro di origine”), l’operazione deve essere considerata fuori campo IVA in Italia? Si richiede conferma della corretta modalità di trattamento ai fini IVA, esterometro ed Intrastat e delle conseguenti registrazioni contabili.

Federica

La Circolare 36/2010 dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il soggetto passivo d’imposta che riceve prestazioni di servizi da un operatore di altro Stato membro soggetto al regime delle piccole imprese, non effettua l’acquisto intra-UE in quanto si deve supporre che trattasi di operazione rilevante ai fini IVA nello Stato membro di Origine. Il soggetto, se non ha ricevuto dal proprio dante causa un’apposita documentazione rappresentativa dell’operazione, emette comunque autofattura senza applicare l’imposta per documentare l’acquisto e non compila l’intrastat.

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