
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI – La 25enne studentessa palestinese Nour Atallah ha ricevuto una borsa di studio e il visto per andare a studiare in Francia, a Sciences Po Lille, dove a settembre avrebbe iniziato i corsi e dove era stata già accolta con tutti gli onori dal direttore della scuola. Ma la sua iscrizione è stata annullata, il ministero degli Affari esteri dice che «la studentessa è destinata a lasciare il territorio nazionale» e il ministro Jean Noel Barrot, in un’intervista alla radio pubblica France Info, ha aggiunto che nessun rifugiato palestinese verrà più accolto in Francia fino a quando non sarà conclusa l’inchiesta interna che sta cercando di spiegare come sia stato possibile accordare il visto alla ragazza.
È stato un utente di X, e non l’intelligence francese, a verificare il profilo di Nour Atallah e a notare che la studentessa aveva scritto in prima persona, approvato o ritwittato messaggi in cui si chiede l’esecuzione di tutti gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, si esaltano le azioni di Adolf Hitler in particolare contro gli ebrei, si glorifica il massacro del 7 ottobre e si invoca l’uccisione di tutti gli ebrei. Come è stato possibile accordarle una borsa di studio per farla venire a studiare in Francia?
Secondo una fonte diplomatica citata dal Parisien, Nour Atallah ha beneficiato di «un programma di borse di studio per studenti di Gaza creato un anno fa» organizzato dal consolato francese di Gerusalemme. «Nell’ambito del suo impegno a favore della popolazione civile palestinese, la Francia ha organizzato l’uscita dalla Striscia di Gaza di diverse centinaia di persone che hanno un legame diretto con il nostro Paese – ha precisato la stessa fonte diplomatica -. Questi borsisti sono selezionati in base a criteri di eccellenza accademica e sono sottoposti a controlli di sicurezza da parte dei servizi competenti prima del loro arrivo in Francia».
Dopo aver ricevuto il primo premio del concorso «Dimmi dieci parole a Gaza», assegnato nel 2023 dal ministero della Cultura, la studentessa, che frequenta corsi di lingua all’Istituto francese di Gaza, è stata individuata dal console Nicolas Kassianides per beneficiare della borsa di studio. I controlli incrociati del ministero dell’Interno e degli Affari esteri, e anche della polizia israeliana, si sono dimostrati poco efficaci. La procuratrice di Lille, Carole Etienne, ha annunciato di avere aperto un’inchiesta contro di lei per «apologia di terrorismo e apologia di crimini contro l’umanità».
Il direttore di Sciences Po Lille, Etienne Peyrat, ignaro dei messaggi, a inizio luglio ha ospitato per qualche giorno la studentessa appena arrivata da Gaza in attesa di trovarle una sistemazione stabile. Ha spiegato di avere verificato solo le qualità accademiche di Nour Atallah, mentre le valutazioni di sicurezza nazionale spettavano al ministero dell’Interno e a quello degli Affari esteri. Una volta conosciuti i messaggi antisemiti, Peyrat ha immediatamente annullato l’iscrizione della studentessa, ma si trova ormai sotto protezione della polizia dopo le minacce ricevute su X.
Il ministro Barrot, peraltro impegnato nell’operazione umanitaria a favore di Gaza dove oggi verranno paracadutate quaranta tonnellate di viveri (ma ne servirebbero 62 mila al mese secondo Amnesty International), annuncia lo stop temporaneo ma totale all’ingresso di rifugiati di Gaza nel territorio francese, e anche la prossima espulsione di Nour Atallah. Non sarà rimandata a Gaza, ma si sta ancora cercando un Paese disposto ad accoglierla.
1 agosto 2025 ( modifica il 1 agosto 2025 | 14:00)
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