
L’attacco della Uil Scuola all’operato dell’assessora provinciale all’Istruzione Francesca Gerosa, per quanto riguarda le ispezioni negli istituti scolastici, non è caduto nel vuoto. Anzi è diventato ormai un tema politico ed è stato raccolto dall’opposizione. «Da un po’ di tempo ci sono prese di posizione che raccontano di un disagio dentro e fuori le mura degli istituti», dice la consigliera provinciale Chiara Maule (Campobase). Ed è per questo motivo che una parte della minoranza chiede all’assessora di trovare una soluzione: «Bisognerebbe che Gerosa in primis si facesse carico di immaginare una scuola che cambia — afferma Maule —. Ormai non servono solo piccole soluzioni spot, ma c’è la necessità di immaginare, vivere e ricostruire un target diverso per permettere che queste situazioni di disagio non avvengano più». E il consigliere Michele Malfer (Campobase) aggiunge: «È da anni che serve un piano organico e forse è tempo che una riforma venga messa in cantiere».
Sostegno al sindacato
Ma andiamo con ordine. Il segretario generale di Uil Scuola Pietro Di Fiore ha criticato la gestione di Gerosa per quanto riguarda le ispezioni negli istituti scolastici. Il sindacalista non contesta che si facciano i controlli, ma che avvengano solo in alcuni casi (vedi al liceo classico Prati) e non su altre scuole dove, a volte da oltre un anno, i docenti mandano lettere al Dipartimento per evidenziare le loro situazioni di disagio (ad esempio al liceo linguistico Scholl o all’Ifpa di Levico Terme). «Mi sembra sia condivisibile l’appunto del sindacato — dichiara Malfer —. È ovvio che ci siano problematiche e quindi è auspicabile che la stessa attenzione e lo stesso metodo usati per certi istituti siano seguiti anche per le altre scuole». E aggiunge: «A me non è piaciuto che si parlasse solo del liceo Prati per quattro mesi. Le ispezioni sono previste, ma c’è modo e modo di farle». Per Malfer quando si parla di scuola innanzitutto bisogna salvaguardare la privacy e l’onorabilità di ragazzi, studenti, famiglie e di tutte le componenti dell’istituto. Stesso discorso vale per la consigliera provinciale dem Francesca Parolari: «Diciamo che sotto i riflettori, a mio avviso, non dovrebbe esserci nessuno. I problemi vanno affrontati e risolti». E aggiunge: «Mi sembra che a volte siano strumentalizzati. Questo fa male alla scuola».
Il caso del liceo Prati
Gerosa, rispondendo alle accuse del sindacato, aveva detto che «tutte le segnalazioni sono prese in carico con la massima attenzione», ma non aveva voluto entrare nel merito perché, memore delle polemiche sul Prati, non voleva «prestare il fianco a continue facili strumentalizzazioni». Sulle rassicurazioni di Gerosa, l’opposizione le concede il «beneficio della fiducia», anche se segnala che negli ultimi anni non si è visto nessun cambiamento. «Per il momento devo dare ragione al sindacato — dice il consigliere Filippo Degasperi (Onda) — perché le uniche azioni che ho visto sono state quelle del liceo Prati. Che poi lei si impegni ad agire anche sulle altre è un buon segno, però bisogna misurarla perché finora non è stata così ed è in quel ruolo da due anni». Questa è anche la critica già contenuta nell’interrogazione di Degasperi riguardo la situazione al Prati: «Non credo che non siano arrivate mai segnalazioni da altre scuole. Io avevo detto: “Va bene fare le ispezioni, le verifiche e quant’altro, però mi stupisce che si è cominciato dal quel liceo classico”».
Le scelte sui dirigenti
A proposito di dirigenti, nelle ultime nomine sono stati riconfermati quasi tutti i ruoli e si è scelta la strada della continuità. Su questo punto Degasperi solleva una questione che oltre l’assessorato: «Credo che in mezzo tra la volontà di Gerosa e l’azione, ci sia il Dipartimento che, quando deve difendere i suoi dirigenti, fa muro». La scuola è stata al centro del dibattito anche durante la discussione sull’assestamento di bilancio. La proposta del governatore Maurizio Fugatti di tenere aperta la scuola elementare anche a luglio è stata molto dibattuta. «Tutta questa questione è complessa, la scuola è di per sé complessa ed è per questo che in Consiglio provinciale ho detto che è offensivo e irrispettoso trattare il tema buttandolo in pasto ad un confronto non gestito», ha detto Parolari. Poi la stoccata a Gerosa: «Essendo un ambiente complesso, va gestito senza ammiccamenti verso una certa componente nella semplice logica di incrementare il consenso. La scuola è uno strumento estremamente serio che va gestito con autorevolezza, competenza e serietà. Quando questi principi scricchiolano, il risultato è quello che vediamo».
In sostanza, l’opposizione chiede (e spera) che Gerosa faccia davvero quello che dice e che punti a sistemare le criticità, magari anche attraverso un piano organico per riformare la scuola. Infine, Degasperi solleva anche un’altra questione: quella della selezione dei docenti. «Il dipartimento continua ad assumere insegnanti in base a prove assurde, ma questo non vuol dire che l’esperto di una materia sia anche un buon educatore e professore».
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1 agosto 2025 ( modifica il 1 agosto 2025 | 09:30)
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