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Studente lucano si qualifica per le Olimpiadi delle Scienze in Cina, ma il 15enne Enis Jelassi è senza cittadinanza e rischia di non poter partecipare

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Ha talento, passione e una mente brillante. Tanto da conquistare il podio ai Campionati nazionali delle Scienze naturali e, quindi, l’accesso alle Olimpiadi internazionali, in programma il 7 agosto in Cina. 
Ma per Enis Jelassi, 15 anni, nato a Potenza, c’è un ostacolo che potrebbe impedirgli di partecipare alla competizione: non ha la cittadinanza italiana.

Figlio di madre romena e padre tunisino, cresciuto in Basilicata, Enis frequenta il liceo scientifico «Galileo Galilei» del capoluogo. 
Nella fase nazionale dell’evento si è classificato secondo, un risultato che gli ha aperto le porte della squadra italiana per le Olimpiadi. 
Ma la normativa attuale non gli consente di rappresentare ufficialmente l’Italia all’estero.
Pur perfettamente integrato nella realtà scolastica e sociale italiana, Enis – in possesso di un regolare permesso di soggiorno – potrà chiedere la cittadinanza solo al compimento dei 18 anni, come stabilito dalla legge. Attualmente possiede solo il passaporto tunisino, ma è l’Italia il Paese che sente suo.

Il suo percorso è iniziato con la fase d’istituto dei Campionati delle Scienze Naturali 2025, promossi dall’ANISN (Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali), ed è proseguito con le selezioni regionali e nazionali. La finale si è svolta ad Assisi, dove Enis ha superato con successo le due prove previste, distinguendosi per impegno, preparazione e passione. Ora il rischio è che, pur avendo meritato il posto in squadra, debba assistere da spettatore a una sfida che avrebbe tutte le carte in regola per affrontare da protagonista.
A sostegno di Enis è intervenuto il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi: «La cittadinanza non può essere un automatismo – ha commentato il governatore -, ma è giusto aprire un dibattito serio e costruttivo su come riconoscere l’appartenenza effettiva all’Italia. Esistono giovani, come Enis, che dimostrano con i fatti di essere italiani nei valori, nel comportamento, nello spirito di servizio e nel talento».
Bardi ha poi elogiato anche le insegnanti Valentina Cantarelli, la prima a credere nelle capacità di Enis, e Serena Zaza, presidente regionale ANISN, punto di riferimento della competizione: «A loro va il mio grazie per aver accompagnato e sostenuto questo straordinario percorso. Come presidente lucani voglio dire a Enis: sei uno dei nostri, lo sei sempre stato. E siamo certi – ha poi concluso – che continuerai a rendere orgogliosa la tua scuola, la tua città e la tua regione».


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26 luglio 2025 ( modifica il 28 luglio 2025 | 18:36)

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