
L’ultima espressione che uno avrebbe mai pensato di associare a Sacha Baron Cohen è “in perfetta forma”. Questo perché l’attore è sempre stato più famoso per la sua irriverente ironia e per i personaggi iconici, al limite del surreale, come Borat, Ali G e Bruno piuttosto che per gli addominali scolpiti e i bicipiti da bodybuilder. Quando però la Marvel gli ha offerto il ruolo di Mefistofele nella serie “Ironheart”, la trasformazione è diventata necessaria e l’artefice di quello che viene considerato un miracolo dallo stesso Cohen è stato Alfonso “The Angry Trainer” Moretti, «il personal trainer delle star dai metodi minimalisti e brutalmente efficaci», secondo la definizione che di lui dà “Men’s Fitness U.K.” che, non a caso, ha messo l’attore britannico sulla copertina del nuovo numero, documentandone il radicale cambiamento fisico.
«Non è AI. Sono davvero così egocentrico da farlo», si legge nella prima Instagram Story di Cohen che, mantenendo fede alla sua tagliente comicità, ha continuato poi a postare battute irriverenti, relative alla sua prodigiosa trasformazione. «Alcune celebrità usano Ozempic, altre cuochi privati, altre ancora personal trainer. Io ho usato tutti e tre», ha scritto infatti in un secondo post, seguito da un terzo dove lascia intuire uno dei cambiamenti apportati al suo precedente stile di vita. «Debutto con il mio nuovo personaggio: un uomo di mezza età che ha sostituito la birra con i frullati proteici…». Appurato che avrebbe dovuto affidarsi a “The Angry Trainer” per riuscire a raggiungere la forma fisica da supereroe in tre settimane, Cohen ha chiamato Matthew McConaughey per farsi dare il numero di telefono di Alfonso, la cui mossa iniziale è stata una sessione FaceTime in cui ha chiesto all’attore di spogliarsi e di restare in biancheria intima.
«Per essere onesti, Sacha non era fuori forma ma, visivamente, non aveva quell’aspetto “in forma” – ha raccontato Moretti nell’intervista a corredo del servizio fotografico – . Sembrava più un righello: dritto in su e in giù. La produzione del film stava persino pensando di dotarlo di protesi muscolari». La regola imposta dal personal trainer è stata una sola: costanza. «Il fitness è come risparmiare – ha spiegato ancora Alfonso – . Non si tratta di spendere mille dollari in una volta sola, ma di investire un dollaro ogni singolo giorno». Che, tradotto per Cohen, significava allenamenti quotidiani di 25 minuti, anche durante le riprese, con 100 flessioni al giorno, esercizi a corpo libero, trazioni, squat, mentre per l’alimentazione, nessuna dieta estrema, solo buon senso e scelte intelligenti. E i risultati sono arrivati in tempi rapidi.
«Non mi prenderò il merito finale per questo – ha concluso il personal trainer – . Sacha aveva una buona base di partenza. Ha una buona muscolatura: la forma dei muscoli, le inserzioni (dove le fibre muscolari si attaccano alle ossa tramite i tendini, ndr), la lunghezza delle sue inserzioni, era come un atleta “nascosto”. Ma avevamo tempi molto stretti per ottenere l’aspetto desiderato dalla produzione». Oltre al fisico, Cohen ha però cambiato anche mentalità. «Adesso invece di stare a letto a pensare troppo e a fissare il telefono, mi alzo, mi collego a FaceTime e mi alleno con Alfonso – ha ammesso l’attore – . Dà un tono positivo all’intera giornata e non devo nemmeno alzare lo sguardo dal telefono!».
24 luglio 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA