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Raffaello volerà a New York: il suo stendardo della Santissima Trinità in mostra al Met

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Sarà un lungo viaggio, dalla Pinacoteca di Città di Castello (Perugia) dove è conservato, fino al Metropolitan Museum of Art di New York. Una traversata che permetterà però ai visitatori di tutto il mondo di ammirare lo stendardo della Santissima Trinità di Raffaello, per la prima volta completamente restaurato dall’Istituto centrale del restauro (Icr). L’occasione speciale è la mostra Raphael sublime poetry, a cura di Carmen Bambach, che si svolgerà dal 23 marzo al 28 giugno 2026.

Lo Stendardo processionale di Raffaello, con un valore stimato di 6 milioni di euro, è un dipinto olio su tela (166×94 cm per lato), con cornice seicentesca realizzata intorno al 1499. Di solito è presente nella Sala della Contemplazione della Pinacoteca comunale di Città di Castello ed è considerato una delle prime opere dell’artista. L’iter del prestito è iniziato circa un anno fa quando è stata presentata una formale richiesta di prestito al Comune di Città di Castello da parte del museo newyorchese. Il risultato del restauro sarà oggetto di pubblicazione e sarà preceduto da una fase di ricerca e diagnostica che utilizzerà strumenti all’avanguardia, consultando laboratori specializzati a Napoli e a Roma.

Nei prossimi giorni lo stendardo sarà trasferito nella sede dell’Icr, e verranno utilizzate tecnologie e supporti che garantiranno la massima sicurezza e tutela, non solo per il trasferimento a Roma ma anche per quello che avverrà, a fine restauro, in America. Come spiegano il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, e l’assessora comunale alla Cultura, Michela Botteghi, che annunciano il prestito, sarà così possibile valorizzare un’opera dal grande valore culturale, grazie anche alla concessione di un fee per il prestito da parte del Met, di circa 30 mila euro, che coprirà le spese vive di restauro. La realizzazione dell’opera da parte di Raffaello si colloca tra il 1499 e il 1501 e si può probabilmente collegare all’epidemia di peste che colpì la città nel 1497, da qui la raffigurazione dei due santi Rocco e Sebastiano. Il suo valore culturale è riconducibile alla presenza di due caratteristiche che sono molto presenti nello stendardo di Raffaello: la cultura di Urbino, evidente nel contrasto dei colori, e il nuovo linguaggio di Perugino e della cultura fiorentina, visibile nella morbidezza del modellato del viso di Adamo.

12 luglio 2025 (modifica il 12 luglio 2025 | 19:37)

12 luglio 2025 (modifica il 12 luglio 2025 | 19:37)

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