
La seconda vita di Fausto, un gatto europeo adulto, comincia con un brutto incidente. Investito da un’auto, viene rimesso in piedi dal team di veterinari della Clinica Duemari di Oristano. Affetto da Fiv (Feline Immunodeficiency Virus, ovvero Virus dell’Immunodeficienza Felina), ha atteso a lungo una famiglia finché Monica Pais, fondatrice della Duemari con il marito Paolo Briguglio, ha incontrato Chiara Tubino, proprietaria in Liguria, a Moneglia (Genova), della clinica Il Gabbiano, dedicata alla degenza degli anziani.
Fausto, chiamato così dai veterinari per il vigoroso miagolio in onore del cantante Fausto Leali, trova nella casa di riposo ligure una «casa» adatta alle sue esigenze. Quell’insistente miagolio, un chiaro segno di disagio, smette presto e il micione diventa un ottimo assistente, una presenza discreta e silenziosa. C’è, ma non disturba il riposo dei pazienti.
In poco tempo il felino, che oggi ha quindici anni, diventa l’amata mascotte degli ospiti della residenza. «Fausto vive da dieci anni in Liguria coi suoi vecchietti – racconta Tubino –; non esce; il mare lo guarda dalle vetrate ed è meglio così visto che è immunodepresso. Passa le sue giornate in braccio ai pazienti e la notte sceglie con chi dormire; è un coccolone».
C’è un ospite in particolare, Maurizio, che trae grande beneficio dallo stare con lui. «È un ragazzo che ha avuto episodi di ictus ripetuti e che non è più autosufficiente – prosegue la proprietaria della residenza –. Lo rilassa moltissimo tenerlo in braccio e non perde occasione per ricordare a tutti che Fausto è per lui un valido motivo per restare in clinica e non tornare a casa, un posto dove non potrebbe comunque andare da solo».
Cosa ci insegna la storia di Fausto? Che anche i gatti affetti affetti da patologie come Fiv e FelV (Feline Leukemia Virus, la leucemia felina), forme di immunodeficienza che possono compromettere la salute del micio e che, essendo altamente trasmissibili tra simili, ne impediscono l’adozione in famiglie con altri felini, possono comunque, con le dovute cure e nei giusti ambienti, vivere a lungo.
«Si tratta di animali che purtroppo le persone sono più restie a prendere in famiglia – ragiona Monica Pais, che tramite la Onlus Effetto Palla promuove l’adozione dei gatti Felv e Fiv nelle case di riposo –. Viste queste difficoltà mi sono chiesta quale potesse essere un contesto adatto per questi mici, in cui potergli attribuire un valore che superasse i loro limiti».
Gli anziani sono interlocutori perfetti per i gatti in generale, ma ancora di più per quelli con queste patologie che hanno bisogno di ambienti tranquilli. «Le case di riposo diventano cosi un luogo ideale per questo tipo di adozioni – conclude Pais –. Chi soffre di Alzheimer e di demenza tende ad avere atteggiamenti ripetitivi che possono durare diverse ore: manipolare con dolcezza il gatto e accarezzarlo al ritmo delle fusa aiuta queste persone a mantenere il contatto con la realtà».
Effetto Palla sostiene ogni anno, attraverso il progetto «Centu», la più grande campagna di sterilizzazione delle gatte in Sardegna finanziata interamente da un’associazione. Nell’ambito di questa iniziativa nata nel 2021, sono stati eseguiti in totale 1345 interventi chirurgici presso ambulatori e cliniche convenzionati con Effetto Palla. Per chi volesse supportare le attivitò della Onlus, fare riferimento al sito ufficiale alla pagina effettopallaonlus.it/donazioni.
12 luglio 2025
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