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Jannotti Pecci: «Io candidato? Continuo a ricevere sollecitazioni»

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Fulvio Martusciello (una macchina del consenso targata Forza Italia) va a salutare Roberto Fico (candidato in pectore del campo largo, meno De Luca che proprio non si convince) e ridendo gli fa: «Ma perché non ci alleiamo?». Una battuta, certo. Ma che la dice lunga, primo, sull’attenzione verso l’assemblea pubblica dell’Unione industriali di Napoli. Secondo: le Regionali restano l’argomento cardine di questa estate. Fulvio Bonavitacola, che fa le veci del governatore che è a Salerno, apre le braccia: «Ma cosa aspettano?». E sembra sottintendere, «mica il Pd crede che De Luca si convinca o faccia un passo indietro?». Il sindaco Gaetano Manfredi, grande regista dell’accordo Pd-5Stelle e sponsor di Fico, parla di tutto «tranne che di politica». Ma prima dell’assemblea prende un caffè con Fico, Orsini e D’Amato (altro papabile per il centrodestra?).

Costanzo Jannotti Pecci ha schierato sul palco della Mostra d’Oltremare tutti i ministri meloniani (con messaggio video della premier) per l’ultima assemblea del suo mandato che scade l’anno prossimo. E in sala lo fanno notare. «A tutta destra», dice qualcuno. «C’è aria di candidatura», risponde un altro. Il leader degli industriali napoletani non si tira indietro e risponde: «Spero di far bene quello che sto facendo e di concludere di qui ad alcuni mesi il mandato». A domanda diretta: ma il centrodestra le ha chiesto la sua disponibilità? Risponde: «Ho avuto molte richieste. Io sono capace di fare il mio mestiere. E soprattutto occorrono condizioni particolari perché un imprenditore faccia un passo del genere. Ma ringrazio coloro che in maniera ripetuta mi sollecitano. Il problema non sono le persone ma quel che si può fare». Poi aggiunge: «L’ho detto anche nella mia relazione, serve collaborazione istituzionale, mettendo da parte i colori politici. La Coppa America lo dimostra. E anche il porto, sembrava una matassa difficile da sbrogliare invece ci si è riusciti».

C’è da dire che la sala non è pienissima. E l’intervento del presidente non è stato applaudito calorosamente come in passato. C’entrerà forse l’ultima revoca da parte sua dal consiglio di presidenza e dal consiglio generale di Anna Del Sorbo e Alessandro Di Ruocco? Probabilmente sì.
Soprattutto sul caso dell’imprenditrice, delegata tra l’altro alle pari opportunità, che Jannotti Pecci ha mandato a casa accennando alle difficoltà che comporta conciliare ruoli così rilevanti ai numerosi impegni aziendali, associativi e «familiari». Il leader di Palazzo Partanna rinvia al mittente le accuse di sessismo che pure trapelano dalle stanze di piazza dei Martiri. «Mi spiace se qualcuno possa solo immaginare che io abbia pregiudizi nei confronti di una collega. Al vertice del mio gruppo ho una donna. Ho fatto riferimento ad altro, ma sono dinamiche interne in un’associazione complessa che prima era un club, mentre oggi è un luogo di confronto vero». Insomma tutto bene in Confindustria? «Le crisi in Confindustria ci sono state anche in passato e le abbiamo superate. Si sta esagerando. Ma mai ne avrei fatto una questione di genere».

Il suo intervento si potrebbe intitolare «il tempo della responsabilità». «Questa vittoria della città è stata possibile grazie alla collaborazione tra realtà istituzionali di appartenenza politica diversa, modalità che dovrebbe essere la regola e non l’eccezione perché una cosa è lo Stato, l’interesse collettivo, altra cosa sono le dialettiche tra partiti e tra coalizioni». Jannotti Pecci sottolinea poi che affinché la Coppa America «possa davvero sviluppare tutte le sue potenzialità per Napoli, occorre un modello di governance che superi i localismi e le logiche di parte. Bisogna lavorare insieme, istituzioni, imprese, cittadini. È oggi più che mai una necessità perché non c’è sviluppo senza coesione». Rispetto alla rigenerazione di Bagnoli, poi conclude che «va portata avanti senza timore di rivedere scelte sbagliate che potrebbero pregiudicarne gli esiti». Ma il sindaco Manfredi su questo è chiaro: «Non c’è tempo da perdere. Si va avanti con il piano. Eventuali revisioni saranno valutate, ma non ora».


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12 luglio 2025 ( modifica il 12 luglio 2025 | 07:33)

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