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Due documentari per non dimenticare gli attentati del 7 luglio a Londra

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Per non dimenticare. Sono passati vent’anni dall’attacco terroristico che colpì Londra il 7 luglio 2005, noto come 7/7. Quattro attacchi suicidi contro il trasporto pubblico della capitale britannica, quattro estremisti islamici che si fecero esplodere in tre linee della metropolitana e un autobus. Era l’ora di punta: nelle esplosioni morirono 52 persone e oltre 700 rimasero ferite.

Sky Documentaries propone «7 luglio: Attacco a Londra», un documentario in tre episodi che si snoda, con interviste esclusive e immagini inedite, attraverso tre prospettive: quella degli investigatori alla disperata ricerca di risposte, quella dei civili coinvolti negli attentati e quella di chi conosceva i carnefici. Molto impressionanti le testimoni del padre di uno degli attentatori, dell’amico intimo di un altro e di un connazionale britannico che ha partecipato a un campo di addestramento con i terroristi.

Su Netflix è possibile seguire «Attack on London: caccia agli attentatori del 7 luglio». La docuserie in quattro puntate si concentra in particolare sulle tre settimane di panico, paranoia e caccia all’uomo che seguirono gli attentati. L’obiettivo è quello di raccontare una storia mai raccontata prima, ovvero la reazione del Regno Unito a uno degli attacchi terroristici più devastanti avvenuti sul suolo britannico. Il pregio maggiore è che «Attack on London» ricostruisce anche il contesto politico e culturale di quegli anni: il clima creato dall’11 settembre, l’invasione dell’Iraq, la tensione crescente verso le comunità musulmane britanniche.

Per la cronaca, gli attentatori si chiamavano Mohammad Sidique Khan (30 anni), ritenuto il leader del gruppo, Shehzad Tanweer (22 anni), Germaine Lindsay (19 anni), e Hasib Hussain (18 anni) Tutti nati o cresciuti nel Regno Unito, erano considerati parte della cosiddetta seconda generazione di musulmani britannici. L’attentato venne rivendicato da al-Qaeda: un’azione suicida, ispirata dall’ideologia jihadista e destinata a colpire il cuore di una delle democrazie europee più esposte nella cosiddetta «guerra al terrore». Gli attentatori erano stati addestrati in Pakistan e avevano legami con gruppi fondamentalisti.

10 luglio 2025

10 luglio 2025

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