
Caterina Lanfredi, responsabile della ricerca a bordo della motorsailer Pelagos, spiega il funzionamento dell’idrofono: uno speciale tubo dotato di microfoni e sensori che resta calato in acqua a 200 metri di distanza dall’imbarcazione (per non essere troppo disturbato dal rumore del motore) e che riesce a individuare i clic, i vocalizzi di balene e delfini. Suoni che servono a loro per comunicare, per socializzare, per orientarsi in gruppo. E che dicono molto anche ai ricercatori. La frequenza, l’intensità, la musicalità: sono tutti segnali che gli scienziati, con l’ausilio di apparecchiature informatiche, sono in grado di analizzare e catalogare, compilando un database che, assieme a quello delle osservazioni, rappresenta una miniera di informazioni alimentata da quasi un trentennio. E che permette di monitorare le popolazioni, il loro stato di salute ma anche l’attività di disturbo rappresentata dalle attività umane. QUI il racconto della nostra esperienza a bordo della «Pelagos».
08 luglio 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA
08 luglio 2025
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