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Stazione dei bus, parcheggi e funivia: cresce il nuovo polo della mobilità a Trento

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La struttura, ormai, svetta ben al di sopra delle recinzioni di cantiere. E lascia immaginare, sbirciando dalla strada, la dimensione di uno dei poli strategici della mobilità cittadina. Che prenderà il posto di uno dei tanti «ex» di Trento: in via Canestrini, nell’area ex Sit utilizzata fino a poco tempo fa come parcheggio di attestamento — e in passato sede del gasometro cittadino — sta sorgendo il futuro hub intermodale. Dove troverà spazio la nuova stazione delle autocorriere, ma anche un parcheggio da 150 posti auto, la partenza della funivia per il Bondone. E, soprattutto, un grande giardino verde a copertura della struttura.

Rispettata la tabella di marcia

«I lavori stanno procedendo nel pieno rispetto dei tempi» hanno precisato i vertici di Provincia e Comune, durante il sopralluogo al cantiere servito per fare il punto della situazione e per fissare risultati raggiunti e obiettivi insieme alla direttrice lavori Federica Gasbarrone (l’appalto, da 22,7 milioni, è stato vinto dall’associazione temporanea di imprese composta da Mak costruzioni e Cooperativa Lagorai). La struttura, di fatto, sta prendendo forma: il 65% dei lavori è stato realizzato, la parte strutturale del fabbricato viaggiatori e della stazione delle autocorriere è stata completata. E nei prossimi giorni si andrà avanti con l’installazione della scala in carpenteria metallica che dal piano terra, all’altezza dell’ingresso principale dell’hub, salirà fino alla copertura verde (e che richiamerà anche la storia dell’area, con un riferimento al gasdotto). Con due scadenze già cerchiate in agenda: entro l’anno è prevista la conclusione dei lavori, entro marzo 2026 — in linea con i termini imposti dal Pnrr — si procederà al collaudo. «Poi la palla passerà a Trentino traporti» ha fissato l’agenda la vicesindaca Elisabetta Bozzarelli. Che ha tratteggiato la storia dell’area. Per valorizzarne la trasformazione: «Qui un tempo c’era il gasometro della città. E prima dell’inizio dei cantieri si è effettuata una bonifica dei terreni. È significativo notare come un impegno di rigenerazione urbana sia passato anche attraverso una bonifica. E questo è un altro valore aggiunto di un hub intermodale che servirà i cittadini non solo di Trento, ma di tutta la provincia».

Gli sviluppi

Perché, ha rilanciato l’assessore provinciale ai trasporti Mattia Gottardi, «non c’è intermodalità senza la città, che è il centro di attrazione di tutti i servizi provinciali». E dunque «l’hub avrà una incidenza per tutto il Trentino». Un hub, ha aggiunto Gottardi, che consentirà di «togliere l’ex davanti a un’area cittadina, che ora avrà una vocazione diversa».
E che, gli ha fatto eco il sindaco di Trento Franco Ianeselli, permetterà di «spostare il trasporto extraurbano un po’ fuori dal centro storico». Anche se più distante dalla stazione dei treni, è l’obiezione mossa da molti: «Il collegamento — ha ricordato il sindaco — verrà creato e passerà dietro la chiesa di San Lorenzo: una buona cosa, per evitare le cattive frequentazioni di quella zona». Anche se la prospettiva rimane quella dell’interramento della ferrovia. Che darà ulteriore respiro all’intero comparto. E che darà la possibilità di sfruttare un mezzanino per collegare le varie stazioni. Ma negli occhi del primo cittadino c’è anche lo sviluppo verso la Destra Adige e poi fino al monte Bondone: «La partenza della funivia in sinistra Adige è fondamentale, perché permette di collegare la montagna direttamente al centro storico».

A illustrare lo stato di avanzamento del cantiere è stata dunque la direttrice lavori. Che è partita dal piano terra, quello destinato alla stazione delle corriere. Con la zona riservata agli arrivi e alle partenze ormai visibile. E con il fabbricato viaggiatori ancora in costruzione. «I mezzi — ha spiegato Gasbarrone — entreranno in stazione da nord, per uscire da sud. Ma ci sarà anche la possibilità per i mezzi provenienti a sud di entrare da lì. Il progetto, infatti, è stato sviluppato in maniera tale da essere più dinamico possibile». Fuori, sempre al livello del terreno, a cambiare sarà anche Lung’Adige Monte Grappa, attualmente chiuso al traffico proprio per consentire da una parte di rinnovarne l’immagine — con marciapiedi, illuminazione, zona «kiss and ride» — e dall’altra di rifare i sottoservizi: i cantieri, in questo caso, dureranno fino alla fine di agosto. E se sottoterra ci saranno i parcheggi, la copertura — alla quale si accederà da un passerella o dalla scala — sarà un omaggio al verde, con 5mila metri quadrati di giardino. Dal quale si potrà ammirare anche il fiume.


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2 luglio 2025 ( modifica il 2 luglio 2025 | 17:21)

2 luglio 2025 ( modifica il 2 luglio 2025 | 17:21)

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