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Sean «Diddy» Combs assolto dalle accuse più gravi: colpevole solo per «trasporto di persone a fini di prostituzione»

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DAL NOSTRO INVIATO
NEW YORK – «Colpevole»: ma solo per alcune delle accuse, le meno gravi. Il rapper Sean «Diddy» Combs è stato condannato, dunque, ma solo per alcuni dei molteplici capi d’accusa. Colpevole di aver trasportato esseri umani a fini di prostituzione; assolto dalle accuse più gravi, tra cui associazione a delinquere, traffico di esseri umani a fini di sfruttamento sessuale e frode.

Dopo che la giuria ha letto il verdetto, il leale di Combs ha chiesto che il suo assistito venisse subito rilasciato su cauzione. «Questa è la sua prima condanna e si tratta di un reato di prostituzione, quindi va rilasciato».

Combs rischia una pena massima di 10 anni di carcere per ciascuno dei due capi d’accusa di prostituzione. Il giudice distrettuale degli Arun Subramanian stabilirà la pena in una data successiva. 

L’assoluzione dai capi d’accusa maggiori significa che Combs eviterà una pena minima obbligatoria di 15 anni. Avrebbe potuto rischiare l’ergastolo se fosse stato condannato per traffico sessuale o per associazione a delinquere.

Al di là dei tecnicismi, il processo ruotava intorno a una sola domanda: P. Diddy è un pericoloso criminale che ha costretto persone innocenti a pratiche sessuali estreme contro la loro volontà, o una star dall’appettito sessuale estremo che organizzava orge senza però commettere reati ed è stato ingiustamente accusato da donne mendaci? Il caso, alla fine, era tutto lì. 

Combs si era dichiarato non colpevole e aveva negato tutte le accuse quando è stato arrestato lo scorso settembre.

Il processo era cominciato malissimo: sul pronti-via, i giurati si erano appena seduti il primo giorno quando l’accusa ha mostrato loro un video del rapper che aggrediva brutalmente la sua fidanzata, la cantante R&B Cassie. Nelle immagini di una telecamera di sicurezza, prima la prende a calci e poi la trascina fuori dalla stanza all’Intercontinental di Los Angeles. Una guardia ha testimoniato che Combs aveva pagato 100mila dollari per nascondere il video, rimasto segreto fino alla messa in onda sulla Cnn nel maggio 2024.

Nelle sette settimane successive, i giurati hanno ascoltato 34 testimoni, tutti chiamati dall’accusa, con la difesa che non ha chiamato sul banco dei testimoni nessuno. Il quadro che ne è uscito: un uomo ricchissimo, fuori controllo e violento, temuto dall’abbondante staff di collaboratori dei quali si serviva per procurarsi droga e soddisfare le sue fantasie.

Al centro del caso, c’erano i «freak-off» organizzati da Combs, orge dall’organizzazione molto complessa in cui due ex fidanzate – una delle quali per conservare l’anonimato ha ricevuto lo speudonimo «Jane» -, hanno detto sotto giuramento che Combs le costringeva a fare sesso con sconosciuti mentre lui guardava.

Tra i momenti più drammatici: Cassie (cui vero nome Casandra Ventura, ha frequentato Combs dal 2007 al 2018: era sotto contratto con l’etichetta discografica di Combs, la Bad Boy Records) che dice «non sono una bambola di pezza». Il racconto, attraverso quattro giorni di deposizione, di Combs che la picchia e le ordina di fare sesso «disgustoso» con prostituti durante “freak-off” che duravano vari più giorni, maratone sessuali alimentate da droga mentre Cassie gli diceva “non sono una bestia, ho bisogno di una pausa”, e lui ordinava ai suoi collaboratori di portare casse di olio per massaggi. Cassie ha anche detto che Combs l’ha violentata dopo che lei gli aveva comunicato di voler chiudere la loro relazione.

Il racconto di «Jane»: una sera Combs l’ha stretta al collo, le ha dato un pugno in faccia e l’ha costretta a un incontro con una prostituta dicendo «non mi rovinerai la serata in questo modo». Sia «Jane» sia Cassie venivano minacciate: Combs avrebbe pubblicato i loro video porno se avessero detto no alle sue richieste. Durante le perquisizioni avvenute lo scorso anno nelle case di Combs a Los Angeles e Miami e nella camera d’albergo di New York dove è stato arrestato, la polizia ha trovato fucili AR-15, altre armi da fuoco e munizioni.

2 luglio 2025 ( modifica il 2 luglio 2025 | 16:43)

2 luglio 2025 ( modifica il 2 luglio 2025 | 16:43)

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