
Nuovo allarme del Presidente della Repubblica sulla situazione carceraria. Lo aveva già fatto un anno fa e di nuovo nel discorso di fine anno e lo ha ribadito oggi, ricevendo al Quirinale una rappresentanza del corpo di polizia penitenziaria per il 208esimo anniversario della sua costituzione: Sergio Mattarella ha rinnovato il suo monito ad affrontare quella che definisce una “emergenza sociale” a causa del sovraffollamento “grave” e del numero di suicidi che non accenna a ridursi ormai da tempo.
«È drammatico il numero dei suicidi nelle carceri – ha ammesso il capo dello Stato -, si tratta di una vera e propria emergenza sociale su cui interrogarsi per porvi fine immediatamente».
Un primo passo verso un miglioramento di questa emergenza è far fronte alla “carenza di organico” che «da tempo è in situazione critica e riguarda il corpo e tutti gli operatori, penso alla grave insufficienza del numero di educatori, al difficile accesso alle cure sanitarie dentro gli istituti, specialmente per i problemi di salute mentale». Secondo Mattarella insomma «occorre che gli istituti di pena siano dotati di nuove e più adeguate professionalità, in caso contrario anche il vostro compito inevitabilmente ne viene appesantito e gravato da un sovraccarico di funzioni che dovrebbero essere affidate ad altri».
01 luglio 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA
01 luglio 2025
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