
Ci sono varie letture possibili per la decisione di LeBron James di esercitare la cosiddetta “player option” inserita nel contratto – un anno più un anno a sua discrezione – firmato nel 2024 con i Los Angeles Lakers. La prima, e anche la più scontata, è che sui soldi non si sputa: riceverà 52,6 milioni di dollari di stipendio (a parte ci sono gli altri introiti, tra sponsor e cotillons…) e a occhio e croce per le patatine basteranno. Qualcuno ha anche calcolato quanto ha guadagnato fin qui di soli contratti con i club: 580 milioni di dollari.
Ora c’è Vince Carter nel mirino
Ma poi crediamo che LeBron sia solleticato dalle conseguenze a cascata generate dalla prosecuzione della sua straordinaria carriera. Lui ha sempre detto di non inseguire a tutti i costi i primati, però, inevitabilmente, li raggiunge e li batte. Crediamo che la cosa non gli dispiaccia. Così ecco bell’e servito il record che supererà allungando almeno di un’annata: giocherà la sua stagione numero 23 di fila e in questo modo passerà in testa alla classifica di durata che adesso lo vede appaiato a Vince Carter. Peraltro l’ex stella di ben otto formazioni della Nba – a cominciare dai Toronto Raptors dei quali è stato una bandiera – si ritirò a 43 anni, nel 2020. LeBron il prossimo 30 dicembre ne compirà 41: volete che non provi almeno ad eguagliare Carter, a condizione che il fisico continui a sorreggerlo perché il Prescelto ha più volte sottolineato che non rimarrà sul parquet tanto per restarci o, appunto, per inseguire record, ma che lo farà solo a patto di essere sempre competitivo?
Il sogno di giocare con Bryce
L’elisir di lunga vita (cestistica) potrebbe anche racchiudere la seconda buona ragione per questo rinnovo, magari ipotizzando che non sia l’ultimo. In questa stagione King James ha avuto la fortuna di fare un’esperienza unica nel basket professionistico: quella di trovarsi in campo assieme a un figlio (Bronny). Bene, all’orizzonte della Nba potrebbe esserci pure il secondogenito, Bryce, che ha già ricevuto offerte da Ohio State e Duquesne per il college. A partire dal Draft 2026 il secondo James junior potrebbe essere elegibile per il passaggio nella Nba. Magari non si unirebbe al padre e al fratello nei Lakers – già l’avvento di Bronny è stato giudicato una “combine” paterna per raggiungere l’obiettivo che si era prefissato -, ma nella peggiore delle ipotesi se lo ritroverebbe come avversario. Anche così lo scenario avrebbe un fascino. E a quel punto il Prescelto potrebbe pure estendere il ritiro oltre i 43 anni di Carter. Lo scorso autunno, quando all’inizio della stagione era tornato da avversario a Cleveland – e in quella partita Bronny aveva segnato giusto i primi punti della sua vita nella Nba – a LeBron avevano chiesto se si immaginasse in campo pure con Bryce. La risposta era stata accompagnata da una risata, però senza escludere nulla: “Non lo so, davvero non lo so. Vedremo. Sarebbe molto bello, ma tutto dipenderà da come starò di testa e da come reagirà il mio corpo nell’ultima parte della carriera”.
L’erede Doncic si rimette in forma
Certo, queste al momento sono solo elucubrazioni. Ma il Prescelto è un personaggio così importante che i temi che lo riguardano si ampliano all’infinito. Peraltro adesso il focus di LBJ è molto ancorato al presente e all’immediato futuro. Si è ripreso dalla distorsione al legamento di un ginocchio che l’aveva colpito nell’ultima partita dei playoff (quella dell’eliminazione dei Lakers) e si è detto pronto a ripartire dal training camp di settembre. Il cestista più anziano in azione nella Nba disputerà la prima annata completa a fianco di Luka Doncic, arrivato a febbraio da Dallas e indicato come suo erede in termini di leadership (è anche per questo che lo sloveno pare si sia messo a dieta – aveva preso forme poco congeniali con quelle di un atleta d’alto livello – e abbia lavorato sodo per non deludere). Sarà una buona occasione per provare a tornare a vincere. Anzi, a detta di Rich Paul, l’agente di LBJ, fare in modo che i Lakers siano competitivi per il titolo è una delle condizioni che ha posto per proseguire.
30 giugno 2025
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