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Vieri: «L’Inter di Chivu sarà la sorpresa, Milan ancora debole, Napoli da Champions. Modric? Una grande occasione»

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Vieri, ha visto Pio Esposito?
«Un gran gol con il River Plate. Roba non banale».

A molti ricorda Luca Toni.
«Magari ripetesse la carriera di Toni, che è stato uno dei più grandi centravanti della nostra storia. Di certo Pio ha un fisico eccezionale, ha coraggio, sa giocare molto bene a calcio e ha tutti i mezzi per sfondare».

Fa bene l’Inter a trattenerlo?
«Sì, ci può già stare in rosa. Là davanti garantisce soluzioni tecniche e tattiche che finora l’Inter non ha avuto. E allenarsi con i migliori non può che fare bene al ragazzo».

Cosa ne pensa del Mondiale per club?
«La Fifa si dimostra la numero uno in assoluto, e Infantino è il miglior presidente di sempre. Ama stare con i giocatori, di ieri e di oggi. Capisce certe esigenze e vede lungo, lunghissimo. Ha creato una straordinaria armonia in generale. Poi, parliamo di un torneo che distribuisce soldi a palate, e sul campo è una grande occasione per misurarsi con tutte le realtà del pianeta. Io avrei fatto ogni cosa per giocare in una simile manifestazione».

Insomma, crede che avrà un futuro tutto questo?
«Un futuro? Penso che i vari presidenti chiederanno di farlo ogni due anni. Ed è troppo bello vivere un clima simile. Mi piace l’approccio che hanno avuto Inter e Juve. Stanno dando valore alla loro storia e al prestigio del nostro calcio. Il ko bianconero con il City? Ci sta, gli inglesi sono fortissimi, e Tudor ha dovuto far respirare un po’ di giocatori chiave. E con il Real sarà una bella partita».

Come vede i nerazzurri dopo la batosta in Champions League?
«La ferita si sta rimarginando. Una ferita molto profonda, ma con il tempo tutto passa. E in questo senso il Mondiale e prestazioni come quella dell’altra sera aiutano. Resto convinto che la rosa dell’Inter sia sempre la migliore, da scudetto».

E il Napoli?
«Il Napoli è in prima fila, accanto all’Inter. C’è Antonio Conte d’altronde. Se è rimasto vuol dire che De Laurentiis ha messo sul tavolo argomenti concreti, molto interessanti. Il presidente del Napoli spenderà parecchio, senza però buttare via i soldi. Come è giusto che sia. Secondo me, gli azzurri saranno protagonisti reali pure in Champions».

Capitolo Milan.
«A oggi è più debole. Via Reijnders, via Theo Hernandez, ovvero uno dei centrocampisti migliori a livello internazionale e uno dei 2-3 terzini più forti del mondo. Partenze devastanti. E poi vediamo cosa vorrà fare Maignan. Gente che non rimpiazzi facilmente, anzi non la rimpiazzi proprio a costi moderati. Servono mercato e idee di grandissima qualità».

È un duro lavoro per Tare?
«Tare è fra i top nel suo campo, capisce di calcio come pochi e sono certo che saprà costruire una squadra all’altezza, bisogna però vedere quanti soldi avrà a disposizione».

Il ritorno di Allegri?
«È stata scelta la strada dell’esperienza, Max sa gestire gli spogliatoi più pesanti, servono però grandi giocatori per esaltare le qualità di un tecnico molto bravo nel tirare fuori il meglio anche nelle situazioni più complicate».

Arriva Modric.
«È un’occasione unica. Per un anno io lo prendo, eccome. Indicherà ai giovani la strada migliore per diventare calciatori veri. E in Italia uno della sua classe può giocare 40 gare con la sigaretta in bocca».

Chivu e Tudor sono scelte troppo coraggiose?
«A me Tudor convince. Ha cultura del lavoro, carattere e non cerca mai scuse. È stato quasi 10 anni in una Juve fortissima, sa come si fa…».

Chivu?
«È molto giovane, ma la personalità non gli manca. Quando parla mi piace. E poi all’Inter ci sono dirigenti di un livello altissimo, Marotta è oggi il numero uno al mondo, e non ha scelto Chivu a caso. Di certo le alternative non mancavano sul suo tavolo e su quello di Ausilio».

C’è Gasp a Roma.
«Per me sarà il matrimonio più interessante. Non vedo l’ora che inizi il campionato per vedere il grande Gasp sulla panchina giallorossa. Sono davvero molto curioso. Non ha un carattere facile, è vero, ma Ranieri non ha avuto dubbi. E Claudio è un uomo dai valori unici, in campo e fuori».

Cosa ne pensa del ritorno di Sarri alla «sua» Lazio?
«Sono legatissimo alla Lazio, vediamo come andrà. In ogni modo, non mi aspettavo questo ritorno».

Gattuso commissario tecnico l’ha sorpresa?
«Mi fido della scelta di Gravina e Buffon. Sono andati a cercare un tecnico che magari non ha vinto molto, ma che di sicuro ha sangue azzurro. Serve un senso di appartenenza molto forte, qualcosa di diverso che Rino può sicuramente dare. Vorrei vedere in Nazionale giocatori innamorati della maglia più bella del mondo».

Paura di saltare un altro Mondiale?
«Non esiste proprio. Ora pensiamo a vincerle tutte, non è detto che la Norvegia faccia altrettanto. La nostra squadra non è quella vista a Oslo, c’erano troppe assenze e gli interisti erano ancora frastornati. Siamo una buonissima squadra, in ogni reparto. E adesso si muove qualcosa di molto buono anche in attacco».

Christian Vieri si prepara intanto a vivere il suo «Bilboa Bobo Summer Cup Padel Tour», tre tappe all’insegna del divertimento, della gioia di stare insieme e soprattutto della beneficenza: verrà supportata l’associazione «Sostegno 70» e il progetto «Un brutto t1po1» a favore dei bambini e dei ragazzi diabetici. Presenti tanti campioni del presente e del passato. Si inizierà da Senigallia (4-6 luglio). «Noi siamo ragazzi fortunati, è giusto restituire qualcosa». E sono ormai parecchi anni che Bobo dedica parte della sua estate ai ragazzini meno fortunati.

30 giugno 2025

30 giugno 2025

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