Mentre la Nazionale cinese fallisce per l’ennesima volta le qualificazioni ai Mondiali (partecipò solamente all’edizione 1958, venendo peraltro eliminata subito dall’Indonesia) ed esonera il c.t. croato Branko Ivankovic, esiste un calcio particolare che suscita gli entusiasmi del pubblico a Pechino. Più per la tecnologia AI impiegata che per meriti sportivi veri e propri, visto che si tratta di un campionato per squadre di robot umanoidi.
Sabato sera nella capitale cinese, quattro squadre di robot umanoidi si sono affrontate in partite di calcio 3 contro 3 completamente autonome, alimentate interamente dall’intelligenza artificiale: un evento presentato come il primo del genere in Cina e come anteprima dei prossimi World Humanoid Robot Games, in programma guardacaso proprio a Pechino.
Secondo gli organizzatori, l’aspetto chiave della competizione era che tutti i robot in campo operavano in totale autonomia, utilizzando strategie basate sull’AI, senza alcun intervento o supervisione umana. Dotati di sensori visivi avanzati, i robot erano in grado di identificare il pallone e muoversi con agilità — anche se non proprio con rapidità — sul campo. Erano anche progettati per rialzarsi da soli dopo una caduta. Eppure non sono mancati gli «infortuni»: diversi robot hanno dovuto essere portati via su barelle dallo staff — dettaglio che ha aggiunto un tocco di realismo all’esperienza.
La Cina sta intensificando gli sforzi per sviluppare robot umanoidi alimentati dall’AI, utilizzando competizioni sportive come maratone, boxe e calcio come banco di prova nel mondo reale.
Cheng Hao, fondatore e amministratore delegato di Booster Robotics — l’azienda che ha fornito i robot in campo — ha dichiarato che le competizioni sportive rappresentano il terreno ideale per testare i robot umanoidi, contribuendo ad accelerare lo sviluppo sia degli algoritmi che dei sistemi hardware-software integrati.
Il progetto di partite «miste» con gli umani
«In futuro potremmo far giocare i robot a calcio con gli esseri umani — come già avvenuto con la mezza maratona — Questo significa che dobbiamo garantire che i robot siano completamente sicuri», ha detto Cheng. «Per esempio, un robot e un umano potrebbero disputare una partita in cui il risultato non conta, ma in cui avvengano vere interazioni offensive e difensive. Questo aiuterebbe il pubblico a fidarsi e a capire che i robot sono sicuri».
Se il risultato non conta, va detto che nella finale del torneo la THU Robotics della Tsinghua University ha battuto la Mountain Sea della China Agricultural University con un punteggio di 5-3.
29 giugno 2025 ( modifica il 29 giugno 2025 | 12:59)
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