
I servizi di streaming video hanno superato la Tv tradizionale: accade ovviamente nel contesto nordamericano, dove l’attenzione degli spettatori si è progressivamente spostata online. Lo ha certificato il sistema di rilevazione «The Gauge», sviluppato da Nielsen: i dati forniti, e relativi ai primi cinque mesi del 2025, sono stati elaborati da Annuario della Tv. A farla da padrone sono soprattutto le serie di Netflix che dominano il mercato Usa, ma hanno anche una capacità di circolazione e successo transnazionale che le portano in tutto il mondo. L’analisi si basa sulle Top 10 settimanali di Nielsen, tra gennaio e maggio, che misurano i minuti visti da schermo televisivo (l’analisi si basa per ora su un campione, e non comprende ancora la visione da altri device, come per esempio gli Smartphone). Netflix si conferma leader assoluto negli Usa: è infatti presente stabilmente con almeno metà dei titoli in classifica e dominatrice in 14 settimane sul totale di 20. Tra i titoli di successo alcune hit globali (non sempre titoli made in Usa): la coreana Squid Game (che è tornata con una nuova stagione proprio all’inizio dell’anno), l’action di The Night Agent, la britannica (caso dell’anno) Adolescence, la commedia nera Sirens. Per i concorrenti di Netflix, l’impatto è concentrato invece su pochi titoli forti: su Hulu pesano i classici Grey’s Anatomy, NCIS e Family Guy; su Disney+ è la serie animata Bluey a trainare quasi da sola il servizio; su Prime Video molto del merito va al thriller di Reacher.
I volumi di tempo speso nel consumo di questi titoli sono impressionanti: al primo posto c’è The Night Agent con oltre 3,1 miliardi di minuti visti; Squid Game si attesta a 2,4 miliardi di minuti visti; il primo programma più legato a un broadcaster tradizionale è The White Lotus, con 1,4 miliardi di minuti visti. Lo scenario italiano è diverso per due ragioni: la prima è che, anche quest’anno, la televisione tradizionale e lineare, pur avendo perso qualche punto percentuale nella platea della stagione, è ancora largamente dominante; e poi, naturalmente, non abbiamo ancora a disposizione dati granulari e certificati circa gli ascolti dei servizi on-demand.
In collaborazione con Massimo Scaglioni, elaborazione su dati Nielsen
28 giugno 2025
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