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Chi è Gergely Karácsony, sindaco progressista di Budapest e «volto» del Pride. È il simbolo dell’opposizione

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Alto due metri, chino sui tanti che lo fermano, maglietta di cotone nero col logo del Pride: del corteo potrebbe sembrare il servizio d’ordine e invece ne è, almeno ufficialmente, l’organizzatore. Gergely Karácsony, 50 anni, è il sindaco di Budapest dal 2019; viene dal piccolo partito progressista Dialogo per l’Ungheria che in Europa è affiliato ai Verdi, e se non ci fosse stato lui il Pride di Budapest sarebbe stato probabilmente cancellato e basta. Quando la polizia nazionale — sulla base della legge «anti-Pride» approvata in Parlamento — non lo ha autorizzato, Karácsony ne ha fatto un evento del comune di Budapest, che non ha avuto cioè bisogno di autorizzazioni. «Per oggi avete fatto di Budapest la capitale dell’Europa», ha detto salutando i manifestanti. E ha ironicamente ringraziato Orbán per «aver fatto pubblicità ad una società più tollerante», provocando per reazione una partecipazione record. 

Non a caso il ministro della Giustizia ungherese, Bence Tuzson, ha minacciato di farlo arrestare per aver autorizzato il Pride: come già nella Turchia di Erdogan, dove il sindaco di Istanbul Imamoglu è in effetti in carcere, non è raro che i sindaci delle capitali di Paesi governati in modo autoritario diventino punti di riferimento dell’opposizione. «Le grandi città hanno una popolazione variegata, e sono la casa di ogni genere di persone», ha detto Karácsony parlando del Pride. 

In passato ha criticato Orbán per l’euroscetticismo, per lo scarso appoggio all’Ucraina, per le leggi contro la comunità Lgbtq+. Nel 2026 si rivota il Parlamento, e dunque il governo, e sono in molti a sperare, a voce alta, che corra anche lui.

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28 giugno 2025 ( modifica il 28 giugno 2025 | 21:07)

28 giugno 2025 ( modifica il 28 giugno 2025 | 21:07)

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