
E se facessimo un punto «tecnico» il giorno dopo ogni operazione di mercato? La proposta è molto pericolosa, rischia di guastarti estate e credibilità, dato che nel calcio estivo di tante chiacchiere e pochi soldi tutto cambia rapidamente. Ma — rinviando i giudizi a fine agosto ed evitando di alimentare i fanta-sogni — perché non provarci. Con una premessa: tra due giorni sarà fine giugno, e dal primo luglio cominceranno la nuova stagione sportiva e il mercato vero. L’Atalanta, che per ora s’è mossa in pareggio (Musso, Adopo e Piccoli hanno pagato Kossounou; Ruggeri paga Sulemana), avrà le mani libere.
Vediamo le ultime due operazioni. Cedendo Ruggeri l’Atalanta perde l’unico mancino tra i cinque esterni in organico, un protagonista di lusso del 23/24 (vittoria dell’Europa League e qualificazione Champions), uno dei giocatori formati dal club (ne servono 4 per 25 posti in organico per i nati entro il 31 dicembre 2002: ora resta solo Rossi; quindi, tre posti su 25 resteranno vuoti) e l’unico bergamasco «doc» in organico (di Zogno). E di non avere bergamaschi in rosa all’Atalanta finora era successo solo nel 2018/19: una sola volta in 118 anni.
Ma restiamo a Ruggeri. Il tema è calcistico: chi al suo posto? Bakker avrà tanto da dimostrare (se resterà per le valutazioni di Juric in ritiro) e non potrà bastare l’inserimento in organico di un minorenne (Ahanor del Genoa è del 2008). Servirà un mancino vero, per non aprire una falla. E questo a prescindere dalla valutazione del cartellino di Ruggeri: perché 20 milioni sono probabilmente pochi se guardiamo il 2023/24, ma tantissimi (uno sproposito…) se valutiamo l’ultima stagione. Sarà il tempo a dirci chi ha fatto l’affare tra Atalanta e Atletico Madrid.
Questo vale anche per Kamaldeen Sulemana, coetaneo di Ruggeri (2002) e conterraneo di Ibrahim Sulemana (sono entrambi del Ghana), il mediano che segnando due gol nel maggio scorso sembra essersi meritato la conferma all’Atalanta. K. Sulemana — attaccante (esterno) leggero e fisicamente vulnerabile, ma di grandissima velocità — nel calcio vero (Francia e Inghilterra) ha segnato 8 gol in 4 stagioni tra Rennes e Southampton. Sono poche, anche se non c’è dubbio che il ragazzo era considerato un grandissimo prospetto fino ai 17-18 anni; poi la sua crescita è rallentata.
Ma per lui garantisce Juric (che l’ha appena allenato in Inghilterra), ed è giusto che l’Atalanta lo assecondi. Considerarlo il dopo Lookman, però, fa pensare a un grande ottimismo di partenza. Il nigeriano era arrivato con più credito, più presenze e più gol in Premier, oltre che con due anni in più. E Lookman è comunque ancora in organico, e allora vien da ragionare sulle prospettive. Ma Sulemana sarebbe il titolare del post Lookman o solo l’uomo in più previsto in organico per l’attacco? Perché se, ceduto Lookman, c’è Sulemana e arriva un giovane a completare il reparto, è una cosa; se ceduto Lookman arriva un sostituto a fare il titolare e Sulemana è la punta che completa il reparto, la questione è ben diversa. E le valutazioni anche. Alla prossima.
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28 giugno 2025
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