
Per ora i diretti interessati scelgono la strada del silenzio. Ma la decisione, che sta scuotendo la base, sarebbe maturata per forti divergenze sull’asse Roma-Bari. Diventano un caso politico le dimissioni di Raimondo Innamorato da coordinatore provinciale del M5S.
L’attuale sindaco di Noicattaro, come anticipato ieri dal Corriere del Mezzogiorno, ha scelto il passo indietro, dimettendosi anche dal Consiglio nazionale del Movimento. Proprio qui l’ormai ex coordinatore avrebbe riscontrato alcune resistenze nelle modifiche che i pentastellati stanno apportando al codice interno e allo statuto, stringendo soprattutto le maglie per i terzi mandati e le autocandidature.
La modifica accordata, e voluta dal presidente Giuseppe Conte, mette infatti uno stop alle candidature per chi ha già espletato due mandati consecutivi, inclusi quelli svolti anche nei Comuni con popolazione oltre i 15 mila abitanti. E nel caso di Innamorato, che il prossimo anno concluderà i 10 anni da sindaco a Noicattaro con i suoi circa 26 mila abitanti, significa sbarrargli la strada per altre candidature, come ad esempio al Parlamento, in Europa o in Consiglio regionale. Per questo avrebbe cercato nel Consiglio nazionale, quale rappresentante di tutti i sindaci M5S, di alzare l’asticella: far scattare il divieto solo nei Comuni oltre i 30 mila abitanti. In Terra di Bari, invece, lo scollamento con buona parte degli iscritti sarebbe maturato già lo scorso anno per la sua gestione poco felice nelle trattative per la giunta di Vito Leccese: solo al terzo tentativo, dopo i nomi di Raffaele Diomede e Stefania Saracino, il M5S riuscì a indicare un nome condiviso, l’assessore Nicola Grasso.
E i mal di pancia agitano anche il Pd barese. Ieri la componente lacarriana ha disertato e mandato a vuoto il Consiglio comunale. L’irritazione deriverebbe dalle imminenti nomine del sindaco Leccese alla Città Metropolitana, nel Nucleo di valutazione e di controllo strategico e in quello di controllo di gestione. Tra queste ci sarebbe un nome vicino alla consigliera regionale del Pd, Lucia Parchitelli. Intanto, Leccese chiama nel suo gabinetto metropolitano, Francesca Pietroforte, già delegata alla Cultura e molto vicina all’ala decariana di Francesco Paolicelli.
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27 giugno 2025 ( modifica il 27 giugno 2025 | 13:06)
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