
Lo Spirito del Pianeta spegne 25 candeline e si regala due location differenti. L’edizione 2025 del più grande festival in Italia dedicato alle culture native e alle tradizioni, alle storie e ai valori dei popoli della Terra, si terrà, da giovedì 3 a domenica 20 luglio, nel verde del Bosco grosso di Casirate d’Adda, uno spazio immerso nella natura dove la magia del festival troverà casa tra alberi, sentieri e spazi aperti, tra natura e cultura. «Si tratta — spiega il sindaco di Casirate, Mario Donadoni — di un’area verde dove 15 anni fa abbiamo piantato 36 mila alberi, ideale per i festival, collegata al paese e raggiungibile anche da Milano con le ciclabili lungo l’Alzaia Martesana».
Da venerdì 25 luglio a domenica 10 agosto, l’esperienza si sposterà a Piario, in Val Seriana, all’azienda agricola Ol Pera, tra prati e montagne. Anche le serate evento con protagonista Davide Van De Sfroos si sdoppieranno con due concerti: sabato 5 luglio a Casirate e sabato 2 agosto a Piario (ingresso 10 euro). Nella line-up di oltre 30 gruppi e artisti internazionali, spiccano nomi di rilievo internazionale come i Saor Patrol, dalla Scozia, con le loro cornamuse il 16 luglio a Casirate e il 9 agosto a Piario. Attesi anche Martin O’Connor, da Galway, leggenda della musica tradizionale irlandese, in concerto l’11 luglio a Casirate; Goitse, storica band folk dall’Irlanda, il 26 luglio a Piario. Oscar Ibanez, maestro galiziano di cornamuse e percussioni, il 12 luglio a Casirate e il 6 agosto a Piario.
I veri protagonisti saranno soprattutto i popoli indigeni. «Abbiamo iniziato l’avventura del festival — spiega Ivano Carcano, direttore artistico e organizzatore dello Spirito — 25 anni fa con il desiderio di far sopravvivere le tradizioni indigene; alla fine, questi popoli aiutano noi, ricordandoci l’importanza dello spirito di comunità. La loro testimonianza ci aiuta a capire da dove dobbiamo ripartire». Carcano, alla conferenza stampa di presentazione della manifestazione con la moglie masai Susan Simayiai Muteleu, ha un aneddoto: «Per aiutare la popolazione masai del villaggio in Kenya del papà di Susan — racconta —, devastata da un lunghissimo periodo di siccità, insieme ad altri volontari raccolsi, anni fa, tre tonnellate di derrate alimentari. Il papà di Susan, capo villaggio, disse che era un miracolo. E divise, nonostante lo stato di necessità, quanto donato con le altre comunità. Questi gesti ci aiutano a capire i veri valori».
Per Susan lo Spirito è una «festa» e il momento più significativo sarà l’accensione del fuoco sacro che resterà sempre acceso e sarà il centro simbolico dell’incontro tra i popoli: qui si incontreranno aztechi, maya, tepee indiane, tuareg del Sahara, rappresentanti della Mongolia, delle steppe dell’Iran (qashqai), del Tibet, in un viaggio che attraversa continenti e millenni. I danzatori nativi americani, portatori di una cultura millenaria, si esibiranno il 19 luglio a Casirate e il primo agosto a Piario. Saranno oltre 400 gli eventi gratuiti, tra concerti, danze, riti sacri, conferenze, laboratori, attività per bambini e famiglie, workshop, piccoli spettacoli diffusi e momenti di incontro con i rappresentanti delle culture native.
L’area olistica, più ampia che mai, offrirà trattamenti, meditazioni, riequilibrio energetico, sedute di yoga, incontri sulla spiritualità, workshop dedicati al benessere e alla connessione corpo-mente. Si potranno conoscere meglio questi popoli anche attraverso i sapori e i profumi dei piatti proposti dai ristoranti etnici. Il mercato artigianale comprenderà oltre 150 espositori. Ci sarà anche un’area dedicata ai camperisti, per chi vorrà vivere il festival ancora più immerso nella natura.
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27 giugno 2025
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