Un «nonnetto» di 12 anni. Per di più tutto nero e quindi anche «poco instagrammabile». Sembra una stupidaggine ma ai volontari che si occupano di adozioni è capitato di sentirsi dire anche parole così superficiali. Cookie, comunque, cocker nero, queste caratteristiche le aveva tutte. Quando è stato trovato vagante, sul territorio di Benevento, dagli agenti della Polizia Locale e poi è stato recuperato dai volontari della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, una visita dal veterinario ha svelato la sua già (quasi) veneranda età. La prospettiva era che passasse il resto della sua vita al rifugio. E invece ha trovato una grande famiglia allargata: Miriam Scarpone, suo marito Ercolino, i loro figli Ludovica e Antonio e poi tre gatti: Margot, Pallina e Leo.
La famiglia, che vive a Castelnuovo Vomano, aveva già avuto cani. «L’ultimo, un boxer che viveva in simbiosi con noi, è mancato cinque anni fa e da allora, per il dolore che avevamo provato, avevamo deciso di non averne più. Non erano, però, cani adottati, li avevamo sempre acquistati da allevamenti. Allora non avevamo la cultura dell’adozione – racconta Miriam -. Le cose sono cambiate quando, un anno fa, ho cominciato a seguire sui social le pagine di rifugi e canili. Le storie di questi animali ci hanno toccato il cuore, non si può restare indifferenti. E così con nostra figlia abbiamo cominciato a pensare di prendere uno di loro con noi». C’erano, però, Antonio e Ercolino da convincere. «C’era il timore, che condividevo anche io, di non saper gestire un cane molto fragile».
Di sicuro, pregiudizi, la famiglia non ne ha. La prima gatta che avevano adottato, Pallina, ha circa 17 anni. «Nella nostra zona non è ancora molto diffusa la cultura della sterilizzazione e così ci sono tante cucciolate, semi selvatiche. Tra queste c’era lei. Nostro figlio la scelse perché era la più “bruttina”, aveva una macchia sul viso e lui disse che nessuno l’avrebbe voluta». Accanto a Pallina arriva, 4 anni fa, Margot, che a casa Scarpone di fatto ci è arrivata da sola: «Mia figlia stava cucinando con la porta-finestra del giardino aperta e ha visto una coda spuntare da sotto il tavolo, era lei. Non abbiamo mai capito da dove fosse arrivata». Due anni fa, infine, adottano un gattone rosso: Leo. «Ne avevo sempre voluto uno rosso». Qualche mese fa, Miriam e sua figlia notano Cookie sulla pagina Instagram del rifugio di Benevento legato alla Lega nazionale per la difesa del cane. «Ho chiesto se era adatto a convivere coni gatti, perché per rispetto non volevo stravolgere la vita a loro. La volontaria, Rosa Maselli, è stata fantastica e ci ha seguito tantissimo».
Rosa racconta che Cookie era ridotto male: scheletrico, pelo pieno di nodi, lo aspettava una piccola operazione. «Ma a noi non importava che fosse malato». Così, dopo l’intervento e un periodo in cui il cane viene curato dai volontari, è pronto per andare a casa. Prima dell’adozione, passa una volontaria in visita per verificare l’idoneità degli spazi e della famiglia al pre affido. «Una cosa che trovo eccellente, un animale non può essere dato al primo che capita» dice Miriam. Arriva il via libera e vanno a prenderlo personalmente a Benevento, che dista 300 chilometri (anche se era disponibile una staffetta). «Appena arrivati lo abbiamo trovato in mezzo a tanti altri cani fragili, alcuni sulla carrozzella. I volontari sono anime pure, accudire animali anche disabili non è facile». Quando a Cookie, «È stato da subito affettuosissimo, lo abbiamo abbracciato e baciato».

A casa, però, c’era da superare la «prova gatto». Che va bene. «Li rispetta, non entra nel loro territorio. Oggi sta molto bene e ci segue continuamente, cerca la nostra presenza e sta scoprendo tante cose nuove». Per esempio il mare: «La prima volta ho capito che non l’aveva mai visto. Scodinzolava, non si avvicinava alle onde, ma era incuriosito. Per quel che gli resta da vivere, è giusto che faccia le esperienze che facciamo noi. E in più l’ho portato anche all’asilo dei cani per farlo divertire una mattina. Adottare è un’esperienza ancora più bella di ciò che immaginavo. E adesso ne è convinta tutta la famiglia».
Se anche voi state pensando di adottare un cane o un gatto, provate a dare un’occhiata alla sezione di Corriere Animali dedicata alle adozioni. E leggete le storie di chi questa esperienza la fatta nella nostra pagina speciale che le raccoglie tutte.
25 giugno 2025
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