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Tutte le nuove regole degli autovelox: ecco perché ora è più difficile fare le multe

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Non c’è pace sul fronte autovelox. Da pochi giorni è entrato in vigore il decreto – voluto fortemente dal Ministero delle Infrastrutture nel maggio 2024 – destinato ad imporre nuove regole sull’utilizzo dei dispositivi di rilevazione della velocità. Una norma che si affianca al nuovo Codice della strada ma che non risolve la situazione di caos in cui sembrano incappati gli autovelox in Italia. In primis, manca una procedura di omologazione che renda effettivamente valide e utilizzabili le loro misurazioni. Basti dire che recentemente ci sono state due ordinanze, firmate nello stesso giorno, dalla stessa sezione della Cassazione e con lo stesso relatore. Una ha stabilito che le multe elevate tramite autovelox sono tutte da annullare, perché gli strumenti sono stati approvati ma non omologati. L’altra ha confermato questo orientamento, ma ha alzato l’asticella per gli automobilisti aggiungendo che, per ottenere l’annullamento delle sanzioni, serve anche una querela di falso contro chi ha redatto il verbale.

Comuni meno liberi

In attesa di risposte chiare (chissà quando), il o nuovo decreto autovelox fissa le distanze minime tra i dispositivi, oltre a paletti essenziali da rispettare nel loro utilizzo.Gli autovelox potranno essere installati solo se su un determinato tratto di strada si è registrato un livello di incidenti elevato nei cinque anni precedenti, se la velocità media rilevata è superiore ai limiti consentiti o ancora se esiste una impossibilità documentata a procedere alla contestazione immediata delle infrazioni. I singoli Comuni perderanno così la libertà di installare dispositivi senza accordo preventivo con le altre amministrazioni locali del territorio, le Prefetture in primo luogo, e in ogni caso la gestione operativa dei dispositivi dovrà essere totalmente a carico delle forze di Polizia, senza possibilità di delega a società esterne.

Le regole sulla distanza

La distanza minima tra il segnale che ribadisce il limite e il dispositivo non può scendere sotto i 200 metri sulle strade ad alto scorrimento, a 75 metri su tutte le altre. Ancora, tra due autovelox non possono intercorrere meno di 500 metri, ovvero 1 km in caso di strada ad alto scorrimento. La riconoscibilità dell’autovelox deve sempre essere rispettata e il dispositivo dovrà essere preceduto dal segnale che impone il limite a non meno di 1 km. Infine, tra due dispositivi diversi deve mantenersi una distanza di almeno 3 km sulle strade extraurbane, 1 km su quelle extra urbane a carattere locale. In autostrada la distanza tra due dispositivi non si intende inferiore a 4 km.

17 giugno 2025 (modifica il 17 giugno 2025 | 23:05)

17 giugno 2025 (modifica il 17 giugno 2025 | 23:05)

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