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G7, doppio confronto di Meloni con Merz e Starmer: si lavora a negoziati su Ucraina e Medioriente (in attesa di Trump)

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KANANASKIS (CANADA) – Due bilaterali per avviare una difficile fase di disinnesco dell’escalation in corso in Medio Oriente. Per lavorare nella direzione della de-escalation che è del resto il mandato consegnato da Meloni alla diplomazia al lavoro in queste ore che precedono l’avvio del G7.
In un altro contesto, i faccia a faccia con Friedrich Merz e Keir Starmer, avvenuti a Kananaskis nella notte italiana, sarebbero stati poco più che una consuetudine, come prima di ogni vertice internazionale. E però in un quadro internazionale complicato e in pericolosa evoluzione, come quello attuale, una presa di posizione dei grandi della terra si impone. Benché la strategia suggerita da Donald Trump, di affidare un ruolo di mediatore a Putin, rendano questa fase ancor più delicata.

Giorgia Meloni alla vigilia dell’avvio del G7 si è quindi confrontata prima col cancelliere tedesco quindi col primo ministro inglese. Del faccia a faccia con Merz, che è stato da poco a Palazzo Chigi, la nota diffusa dallo staff della premier riferisce uno «scambio di vedute sui più recenti sviluppi in Medio Oriente e sulla guerra in Ucraina, nel quadro delle relazioni transatlantiche e in vista del prossimo vertice Nato». Per il bilaterale con Starmer, il resoconto ufficiale spende qualche parola in più. Si riferisce di una «discussione approfondita sui più importanti temi dell’agenda internazionale, a partire da Medio Oriente e Ucraina» e di uno «stretto coordinamento» che prosegue «sia sull’agenda del G7 sia in vista del vertice Nato, riscontrando una piena convergenza di vedute». 

Inevitabile la prudenza quando la trattativa al tavolo dei grandi deve ancora iniziare. Mentre Emmanuel Macron ha infatti commentato le parole di Trump su Putin mediatore respingendole con un secco: «Non penso che la Russia possa mediare», gli altri leader europei attendono per fare dichiarazioni pubbliche. Tutti gli occhi sono puntati su Trump, in arrivo in Canada, per capire se al tavolo con gli altri leader confermerà o modulerà diversamente la sua ipotesi di una «promozione» di Putin da invasore dell’Ucraina a mediatore di pace tra Tel Aviv e Teheran. 

Nel bilaterale, la premier e il cancelliere tedesco hanno confermato il vertice intergovernativo che si terrà a Roma a inizio 2026 e l’intenzione di mantenere «uno stretto coordinamento sui principali temi della agenda europea come il contrasto alle migrazioni regolari e la competitività». Nel faccia a faccia con Starmer si è parlato anche delle «principali piste di collaborazione tra Italia e Gran Bretagna nell’ambito dell’energia, della sicurezza e della difesa, della cooperazione nel contrasto alla migrazione irregolare». 

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16 giugno 2025 ( modifica il 16 giugno 2025 | 05:04)

16 giugno 2025 ( modifica il 16 giugno 2025 | 05:04)

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