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Alto Adige, nel bilancio previsti 773 milioni per adeguare gli stipendi all’inflazione

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La contrattazione collettiva per i dipendenti pubblici in Alto Adige fa progressi, ma per i sindacati si può fare ancora meglio. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher vuole mantenere le promesse della lettera di intenti firmata il 15 aprile e in una seduta straordinaria della giunta, meno di due mesi dopo, ha annunciato l’approvazione di un disegno di legge che metterà a disposizione 773 milioni nell’assestamento di bilancio 2025. La cifra totale prevede fondi da destinare ai Comuni, all’edilizia pubblica e residenziale e alle infrastrutture, comprese la scuola e la sanità, ma 340 milioni (135 in più nel 2025 e 260 per 2026 e 2027) saranno destinati alla contrattazione, ovvero uno stanziamento per l’adeguamento degli stipendi all’inflazione.

Il disegno di legge

Il disegno di legge sull’assestamento di bilancio 2025 include l’avanzo del 2024, le entrate ricalcolate e la loro ripartizione. Le prossime tappe formali saranno la parifica del rendiconto all’inizio luglio, da parte della Corte dei conti, l’esame della commissione legislativa competente del consiglio provinciale e l’approvazione dello stesso verso la fine del mese prossimo. La giunta provinciale si è inoltre impegnata a reperire fondi per finanziare il Deposito dei beni culturali e altri investimenti per la cultura, i musei, ulteriori progetti infrastrutturali e la stabilizzazione di docenti di sostegno in diversi istituti scolastici. Mezzi e opportunità che vengono di fatto garantite dall’avanzo importante del rendiconto 2024 e dell’andamento positivo delle entrate fiscali, tanto a livello provinciale (grazie al positivo andamento dell’economia locale), quanto statale.

I sindacati

Già il 10 aprile, qualche giorno prima della lettera di intenti, il consiglio provinciale aveva approvato la prima variazione del Bilancio di previsione 2025-2027. Una manovra di oltre 440 milioni, fra nuove entrate e rimodulazione di spesa sul triennio. In questa sede lo stesso Kompatscher, insieme all’assessora al Personale Magdalena Amhof, avevano parlato di un provvedimento rivolto anche alla contrattazione collettiva, che sarebbe stato promesso ai sindacati (in aprile si parlava di 825 milioni di euro per il triennio 2025-27 per i dipendenti che rientrano nel contratto collettivo d’intercomparto e il personale docente delle scuole statali).
Alla luce dei 773 milioni stanziati, Cgil e Cisl lodano lo sforzo della Provincia e riconoscono come «importante e significativa» la cifra investita. Allo stesso tempo, le sigle ricordano però alcuni punti della lettera di intenti, che saranno ridiscusse da martedì prossimo per valutare la giusta distribuzione delle risorse, e avvertono il mondo della politica che la somma, per quanto ingente, non andrà a compensare completamente l’impoverimento subito nel triennio 22-24.

Angelika Hofer della Cgil

Angelika Hofer, che ha seguito da vicino la contrattazione per la Cgil Agb, parla di «passo in avanti importante, anche se per il raggiungimento dello scopo servirebbero più risorse. Con quelle che saranno investite — spiega la sindacalista — si potrebbe raggiungere un adeguamento degli stipendi dell’11,5%, rispetto a un’inflazione che nell’ultimo triennio è stata del 14,64%». Hofer precisa che questo non toglie nulla all’impegno della Provincia, dal momento che il tasso di inflazione tra il 2022 e il 2024 è stato più che eccezionale. «Sarà però importante — sottolinea — che queste risorse possano essere disponibili in breve tempo, subito dopo le tappe formali della Corte dei conti e del Consiglio provinciale». Il 17 giugno, in vista del confronto con l’Agenzia provinciale per le relazioni sindacali, Hofer proporrà un sistema progressivo per la distribuzione dei fondi, secondo il quale sarà dato qualcosa in più alle categorie inferiori e qualcosa in meno a quelle superiori, pur in un contesto di aumento assoluto delle risorse per ciascun dipendente. «Per noi è molto importante evitare che, negli stipendi, la forbice delle disparità economiche sia troppo larga». Poi aggiunge: «Confidiamo si arrivi anche a un adeguamento mensile in busta paga. Su questo, in fase di contrattazione, proveremo a dare una svolta».

Claudio Scrinzi di Cisl

Claudio Scrinzi, che nella Cisl si occupa personalmente del pubblico impiego, riflette su un altro aspetto, che sarà comunque oggetto delle prossime tappe della trattativa con l’agenzia provinciale. «Molto bene per una misura che interessa 125 milioni annuali in più da destinare alla contrattazione collettiva, che si aggiungeranno a quelli già previsti dal Bilancio. Al netto dell’inflazione eccezionale di questi anni, speriamo però che si possa arrivare presto al pieno adeguamento, magari prendendo in considerazione un intervento annuale, al posto di quello triennale».

14 giugno 2025

14 giugno 2025

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