Home / Cinema e TV / La Ballerina contro John Wick, Caddo Lake, l’amica Zoe, Dragon Trainer e altri 6 film al cinema o in digitale

La Ballerina contro John Wick, Caddo Lake, l’amica Zoe, Dragon Trainer e altri 6 film al cinema o in digitale

//?#

Dando a Cesare quel che è di Cesare, Ballerina è un film che possiamo amare, temere, respingere o incensare. Da cui possiamo farci travolgere, coinvolgere, tramortire. Come sempre, l’importante è il punto di vista. Se lo consideriamo nel range del cinema-videogame, allora è un perfetto blockbuster: cospicuo, ben apparecchiato e fluidificato, tutto un botto. Un pandemonio torbido / frenetico, una corsa ad ostacoli verso un obiettivo neanche definitivo, perché occorre lasciare la porta aperta al sequel che verrà. Livello dopo livello, muoiono solo i personaggi senza volto, e per gli altri c’è sempre la scappatoia della reviviscenza, mentre i supereroi sono di gomma, pressoché invulnerabili, capaci di sopravvivere ai contrasti più robusti, agili e veloci in maniera innaturale. Se invece parliamo di cinema-cinema, allora la narrazione perde logica, traballa, non scava. Le azioni risultano fini a sé stesse. Hanno un valore meccanico, ripetitivo, post fumettistico. Vivono nella bolla dell’iper-realtà. 

Detto questo, ci sono almeno quattro motivi per vedere Ballerina, spin off del mondo di John Wick creato da Derek Kolstad e Chad Stahelski con tanto di apparizione aureolata del killer più imbronciato del secolo, il mitico / famigerato Baba Yaga interpretato da Keanu Reeves. Quattro motivi, si diceva: 1) perché offre la possibilità di una full immersion in un universo al confine tra l’intrattenimento spensierato e l’officina sperimentale, tra l’algoritmo d’attacco e la fisica dei corpi sbatacchiati, 2) perché ci dà la chance di ritrovare personaggi fondamentali del franchise come Winston (Ian McShane) e Charon (Lance Reddick, scomparso nel 2023) e, soprattutto, 3) di assistere al passaggio di consegne tra lo stanco John Wick e la gagliardissima Eve Macarro, il maestro e l’allieva; 4) per la presenza di Ana de Armas (Eve), magnetica e anche questa divisiva. Chi la potrà considerare inadeguata al ruolo, così esile, elegante, persino poco atletica, piena più di glamour che di cazzimma; e chi invece potrà lodare la divistica dolcezza che porta al suo personaggio, un ammazzasette con la disciplina della danza.

La sua Eve Macarro è una ballerina per vocazione. La vediamo nella prima sequenza piangere con un carillon tra le mani: è il preludio alla tempesta. Eve è la figlia di Javier, un kikimora (alias, guerriero) della Ruska Roma, organizzazione cosmico – criminale guidata dalla direttrice Anjelica Huston che governa gli equilibri mondiali. Dopo la morte della madre, Eve fugge con papà che viene però ucciso durante un assalto del Culto, gruppuscolo malvagio agli ordini dello spietato Cancelliere Gabriel Byrne, con sede in alta montagna. Eve scappa via e diventa un soldato di Ruska Roma. Acquisisce una ferrea resistenza al dolore e, gridando vendetta, si trasforma in una smart killer capace di tenere testa a un bulldozer, un vero demonio con le arti marziali e la lotta libera. «Per quanto ti preparerai, sarai sempre più piccola e debole. Vuoi vincere? Ribalta il combattimento!».

Eve è adesso una femme fatale che lavora con il coltello, il martello, il fuoco, la pistola, il fucile a ripetizione, le lame dei pattini su ghiaccio, le bombe a mano, il lanciafiamme. La rissa (grottesca) con piatti e stoviglie è tra i momenti migliori del film. Eve si fa largo in uno scivoloso macrocosmo in cui tutti fanno il doppiogioco fino all’ecatombe finale, dove il bene e il male – come sempre – si confondono. Il film fa acqua, si riprende, manovra, non arriva mai al dunque, accelera sempre, evapora e giganteggia. E ha una qualità non comune. Mantiene quanto promette: azione, azione, azione. Il resto, mancia. 

BALLERINA di Len Wiseman 
(Usa, 2025, durata 124’, 01 Distribution)
 
con Ana de Armas, Keanu Reeves, Lance Reddick, Ian McShane, Anjelica Huston, Gabriel Byrne, Anne Parillaud, Catalina Sandino Moreno 
Giudizio: 3++ su 5 
Nelle sale

Fonte Originale