
Non solo la Campania, il futuro dei Cinque Stelle passa anche dalla Calabria. Il Sud sembra ancora giocare un ruolo chiave per il Movimento. Mentre in Campania si parla di una eventuale candidatura per il centrosinistra di Roberto Fico o Sergio Costa per la corsa a governatore, anche in Calabria si ragiona da qualche tempo su un eventuale nome M5S. Tra i papabili è circolato anche il nome di Vittoria Baldino, che è in ascesa nelle gerarchie M5S e che sta, però, dedicandosi al network giovani. Ma la situazione al Sud è in fibrillazione. E anche i rapporti di forza. Piccole spine per Giuseppe Conte.
L’ex candidato governatore per il M5S, Francesco Aiello, ordinario di Politica economica all’Università della Calabria, si è iscritto al Pd. All’epoca, nel 2020, il suo nome divise il M5S. “Restiamo lontani e distinti dai partiti”, aveva detto all’epoca della candidatura Aiello, che ora invece inizia una nuova avventura. E un nuovo percorso lo ha iniziato da poco anche Elisa Scutellà, ex parlamentare stellata, “decaduta” dopo un riconteggio dei voti richiesto dal forzista Andrea Gentile e dopo una votazione, contestata dal M5S, in Parlamento. Giuseppe Conte insieme ai parlamentari stellati protestò e organizzò una sorta di marcia nel Transatlantico di Montecitorio. Ora Scutellà, poche settimane dopo, figura tra gli assistenti locali dell’eurodeputata Valentina Palmisano.
La mossa, però, ha creato malumore nel M5S. “Se vogliamo essere diversi dagli altri partiti, non possiamo comportarci come loro”, c’è chi si indigna. “Non possiamo fare cortei e poi trovare collocamento a Bruxelles”. E anche il passaggio di Aiello al Pd lascia qualche strascico. “Dobbiamo far sentire di più la nostra voce”. Per Conte un fronte da non sottovalutare.
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29 aprile 2025
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