Victoria De Angelis compie 25 anni, la dedica social della fidanzata Luna Passos. «Buon compleanno amore mio»

Fedele al personaggio trasgressivo e sessualmente libero che da sempre la caratterizza, lunedì 28 aprile Victoria De Angelis ha festeggiato il suo primo quarto di secolo con una serie di Storie Instagram, dove la parola “bitch” compare declinata in varie lingue, fra foto osé o proprio nude e scatti alla consolle, visto che la bassista dei Maneskin è oggi anche un’apprezzatissima dj. Poi la dedica inattesa, a corredo di un paio di scatti. «Buon compleanno amore mio», firmato Luna Passos, la modella che ormai da diverso tempo fa coppia fissa con la 25enne De Angelis. 

Come detto, a sottolineare ancora di più le dolci parole d’amore, due foto di baci appassionati: nella prima le due ragazze sono sedute a un tavolo, mentre nella seconda sono riprese in piedi, con il perizoma della De Angelis che occhieggia malizioso dai pantaloni a vita ultra bassa. Immagini – e parole – che confermano un legame profondo e che sono la prova di come la relazione stia andando a gonfie vele.

 «È stato un po’ disorientante, perché non avevo mai avuto il coraggio di andare oltre le limitazioni che avevo imposto a me stessa – confessava la De Angelis nel 2021 a “Vanity Fair”, riferendosi alla prima volta in cui si era resa conto di essere attratta da un’altra donna – . Per la società essere eterosessuali è la norma e quindi spesso uno si incasella automaticamente in quel modo, privandosi della libertà di vivere sfumature e sfaccettature diverse dell’amore. Una volta superata l’insicurezza iniziale di dover mettere in discussione le proprie certezze, ho vissuto la mia sessualità in maniera molto naturale e libera, come dovrebbe poter essere per tutti». 

Una libertà che a dire il vero ha sempre inseguito fin da bambina, rifiutando etichette e conformismi. «A sei anni già non le tolleravo le distinzioni tra maschile e femminile e ho sempre avuto idee forti su come volevo essere – ha spiegato non a caso nell’intervista -. Rifiutavo cose tipicamente definite da bambina. Mi prendevano in giro, perché andavo sullo skate, giocavo a calcio, non indossavo gonne. Mi stavo dando la chance di essere come desideravo».