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Dazi, così la trattativa su 18 fronti diversi

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DALLA NOSTRA INVIATA 
NEW YORK – La proroga della moratoria di 90 giorni sui dazi reciproci, annunciati il 2 aprile e sospesi il 9 aprile, è «probabilmente improbabile», ha affermato il presidente Donald Trump con un ossimoro paradossale, parlando con i giornalisti a bordo dell’Air Force One, prima di atterrare a Roma per il funerale di papa Francesco.

«Le cose stanno funzionando molto bene. La gente comincia a capire quanto siano utili i dazi per noi. Sapete, le tariffe sono state usate contro di noi per 50 anni. Non ho mai capito perché abbiamo permesso che ciò accadesse. Non potevamo andare in Cina, ma loro potevano venire qui. Non potevamo andare in Europa, ma loro potevano venire qui. Non potevamo andare in India, ma loro potevano venire qui. Non ho mai capito perché lo abbiano permesso. E non do la colpa ai Paesi, ma ai presidenti per aver permesso che ciò accadesse. Ma ora avete un presidente di tipo diverso», ha aggiunto Trump.

Il fatto è che le cose non stanno funzionando molto bene, come sostiene. L’indice di gradimento del presidente è sceso al 40%, in calo rispetto al 47% di febbraio. Più della metà degli americani disapprova gli aumenti delle tariffe (59%) e i tagli al governo federale effettuati (55%). Inoltre, il 51% afferma che Trump sta definendo troppe politiche tramite ordini esecutivi rispetto al 27% che lo ritiene giusto, secondo il sondaggio pubblicato ieri dal Pew Research Center. Anche l’ultimo sondaggio del Siena College per il New York Times conferma che la maggioranza degli americani è scontenta della sua politica definita «caotica» e «spaventosa».

Ma qualcosa si muove. A Roma, Trump ha avuto uno scambio con la presidente della Commissione Ue von der Leyen. «Durante il loro breve incontro hanno concordato di incontrarsi», ha fatto sapere Paula Pinho, portavoce della Commissione, senza fornire ulteriori dettagli. Sebbene il 9 aprile Washington abbia ridotto al 10% i dazi reciproci su tutti i beni europei importati, per 90 giorni, sono in vigore tariffe del 25% sulle automobili, acciaio e alluminio, settori chiavi per l’Europa. Secondo il commissario Ue per l’Economia Dombrovskis, venerdì a Washington per il Fondo monetario internazionale, c’è ancora «molto lavoro da fare» prima di raggiungere un accordo con gli Usa, perché la «mancanza di chiarezza» rende le trattative particolarmente difficili.

Per snellire e velocizzare le trattative, la Casa Bianca avrebbe messo a punto una tabella di marcia. Secondo il Wall Street Journal, l’amministrazione ha definito le categorie su cui trattare, dai dazi alle barriere non tariffarie, dal commercio digitale alla sicurezza economica. Nell’ambito di queste categorie i funzionari dell’amministrazione determineranno le richieste specifiche per ogni Paese. La roadmap sarà usata per trattare con i 18 maggiori partner commerciali americani a rotazione nei prossimi due mesi fino alla scadenza dell’8 luglio, quando la pausa di 90 giorni arriverà a termine e i dazi reciproci scatteranno per i Paesi con i quali non è stato raggiunto un accordo.

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27 aprile 2025

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