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Alphabet (Google), l’AI fa volare i ricavi: oltre 90 miliardi in 3 mesi

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A dispetto delle pressioni legali crescenti,  inclusa la causa antitrust in corso a Washington, dove il Dipartimento di Giustizia ha chiesto a Google di cedere Chrome,  Alphabet continua a macinare profitti. La holding di Mountain View, che controlla Google, ha chiuso il primo trimestre con ricavi in crescita del 12%, a  90,23 miliardi di dollari rispetto agli 80,5 miliardi dello stesso periodo del 2024.  In salita anche utile operativo, arrivato a 30,6 miliardi, mentre l’utile netto ha raggiunto i 34,54 miliardi, contro i 23,66 miliardi dell’anno precedente.

Nel trimestre precedente – l’ultimo del 2024 – i ricavi erano stati pari a 96,47 miliardi, con un utile netto di 26,54 miliardi. Ma il lieve calo congiunturale è compensato da un’accelerazione tendenziale significativa, che conferma la solidità del business di Alphabet in un contesto macroeconomico incerto, spiega il gruppo di Mountain View.

«Siamo soddisfatti dei risultati del primo trimestre, che riflettono una crescita sana e un forte slancio in tutte le aree dell’azienda», ha dichiarato Sundar Pichai, amministratore delegato sia di Alphabet che di Google, sottolineando che alla base di questa crescita c’è l’approccio «full stack» all’intelligenza artificiale, cioè la  strategia integrata con cui Google (e in generale Alphabet) sviluppa e gestisce l’intero ecosistema legato all’intelligenza artificiale, dall’infrastruttura hardware ai prodotti per l’utente finale.  

«È stato un trimestre entusiasmante  in cui abbiamo lanciato Gemini 2.5, il nostro modello di intelligenza artificiale più avanzato, che sta già ottenendo risultati straordinari in termini di performance e che rappresenta una base eccezionale per l’innovazione futura», ha aggiunto il top manager definendo il lancio di Gemini 2.5,  un «punto di svolta».

Uno dei principali driver della crescita è stato ancora una volta il motore di ricerca, che continua a registrare un «forte sviluppo» grazie anche all’introduzione delle AI Overviews, strumenti basati su intelligenza artificiale già utilizzati da 1,5 miliardi di persone al mese.

Anche il segmento degli abbonamenti è in rapida espansione: combinando i ricavi di YouTube Premium, YouTube Music e Google One, Alphabet ha superato quota 270 milioni di abbonamenti paganti.

Nel dettaglio, YouTube ha generato 8,93 miliardi di dollari di ricavi pubblicitari nel primo trimestre 2025, in aumento rispetto agli 8,09 miliardi di un anno fa. La divisione Google Cloud ha riportato ricavi per 12,26 miliardi, contro i 9,57 miliardi dello stesso periodo del 2024.

Va bene anche la categoria Google subscriptions, platforms and devices, che include hardware, Play Store e i ricavi non pubblicitari di YouTube: il totale ha raggiunto 10,38 miliardi di dollari, rispetto agli 8,74 miliardi di un anno fa.

Secondo Pichai, «la domanda di soluzioni cloud è stata significativa» e contribuisce a rafforzare la posizione di Alphabet come uno degli attori chiave nello sviluppo e nell’offerta di servizi avanzati basati sull’AI. 

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24 aprile 2025 ( modifica il 24 aprile 2025 | 22:47)

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