Sigourney Weaver ama la fantascienza dai tempi di Alien, quando interpretò una delle prime eroine al femminile del mondo sci-fi. Poi venne «Avatar» e c’era da chiedersi come mai non avesse mai pensato a «Guerre Stellari».
Ci aveva pensato. Il 22 maggio 2026 arriverà al cinema «The Mandalorian & Grogu», sequel della serie tv «The Mandalorian», creata da Jon Favreau, che racconta di un cacciatore di taglie (Pedro Pascal) e di un esserino misterioso, Grogu da lui adottato.
Sigourney Weaver ne farà parte nei panni di una pilota. «Sono attratta dai personaggi che sono dei combattenti e il mio personaggio lo è – ha detto l’attrice dal palco della Star Wars Celebration che si è conclusa a Tokyo – Lei è una donna che crede nella nuova Repubblica. Si è avvicinata ai Ribelli». E poi: «Oggi sì, più che mai, abbiamo bisogno di ribelli».
È il messaggio politico il segreto del successo del franchise di «Guerre Stellari»? Che ci sia sempre stato un pensiero critico dietro alle trame della saga è un fatto sin dai tempi di George Lucas. Lo stesso regista disse che la trilogia iniziale era legata alla guerra in Vietnam e della politica di Richard Nixon. E anche dopo le analogie con l’attualità rimangono.
Nel 2005 Anakin Skywalker, nel film «La vendetta dei Sith» dice: «Se non sei con me sei il mio nemico». George W. Bush dopo l’11 settembre aveva detto: «O state con noi o con i terroristi». E oggi? In «Andor», ora su Disney +, il senatore Mon Mothma, interpretato da Genevieve O’Reilly consegna alla storia un discorso sulla morte della verità che sembra cucito apposta per i tempi odierni: «La morte della verità è la vittoria finale del diavolo».
È ancora presto per sapere trama – ed eventuale messaggio sottotraccia – di «Star Wars Starfighter», protagonista Ryan Gosling, che arriverà in sala nel maggio 2027 e che racconterà una storia indipendente «ma con il dna di Star Wars», ambientata in un futuro ancora più lontano. Anche questo annuncio è stato dato nel corso della celebrazione di Tokyo che ha visto 105mila visitatori, 26 ore di panel e decine di incontri con le star.
La prossima Star Wars Celebration si svolgerà dal 1 al 4 aprile del 2027 – l’evento è biennale – a Los Angeles. Sarà anche l’occasione per festeggiare il cinquantesimo anniversario del film originale. Era infatti in 1977 quando negli Stati Uniti debuttava Guerre Stellari, successivamente uscito con un sottotitolo: «Una nuova speranza».
Tony Gilroy, regista di «Rogue One» e della serie tv «Andor» ricorda: «Avevo 19 anni, era un giorno caldissimo. Andai in un cinema di Boston con gli amici. Ricordo tutto perfettamente, come succede per gli eventi importanti». In base all’età dell’interlocutore il racconto è diverso ma l’indifferenza non ha mai accompagnato l’impatto con la saga.
«Avrò avuto cinque o sei anni quando lo vidi per la prima volta. I miei cugini, più grandi di me, ne erano ossessionati e io volevo fare parte di quel gruppo. Rimasi folgorato. Ricordo ancora le infinite battaglie, a colpi di spade laser, fra cugini», dice Diego Luna, ora protagonista della seconda stagione di «Andor».
Quando Disney, nel 2012, acquisì da George Lucas i diritti del marchio fiutò un affare che avrebbe dato frutti per lungo tempo a venire, e che continua a darli. Il centro congressi Makuhari Messe di Tokyo è stato invaso da fan e cosplayer che hanno occupato tutte le camere d’albergo disponibili rivitalizzando l’economia locale e dando una concreta mano alle casse di Disney.
E pensare che all’inizio, negli anni Settanta, gli anni del cinema americano d’autore, quello di «Tutti gli uomini del presidente» e «Il Laureato», su quella strana storia di avventurieri, droidi e creature extraterrestri nessuno voleva puntare. Solo dopo aver bussato a centinaia di porte Lucas riuscì a convincere Fox a finanziare il film.
La casa cinematografica però commise un errore grossolano: lasciò a Lucas i diritti sul merchandising e fu grazie a quei poderosi introiti dai gadget che Star Wars divenne la saga che conosciamo. Lucas infatti realizzò altri sei film prima di vendere il marchio a Disney, in un’operazione commerciale che ha però anche il merito di aver prodotto titoli di qualità.
Negli ultimi anni è stato lasciato più spazio al formato televisivo che a quello cinematografico, con serie live action e animate come The Acolyte, The Bad Batch, Visions, Obi-Wan Kenobi, The Mandalorian, Ahsoka e Andor.
L’annuncio dell’arrivo di the Mandalorian & Grogu e Star Wars Starfighter, fra due anni, riporta Guerre Stellari sul grande schermo.
23 aprile 2025
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