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Tesla, giù le vendite e Musk fa un passo indietro in politica: «Lavoro al Doge completato, ora torno alle mie auto»

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Continuano a calare gli utili di Tesla e Elon Musk ha deciso di correre ai ripari. Il primo trimestre, infatti, ha registrato un -71%, causato dal crollo delle vendite delle sue auto. Le ragioni di questa disaffezione dei clienti sono da ricercare principalmente nella gamma di prodotti offerti che mostrano ben poche novità. A questo, però, va aggiunto anche il boicottaggio delle auto Tesla in molti Paesi europei come reazione alla discesa in campo del patron di SpaceX accanto a Trump e alle sue dichiarazioni politiche, soprattutto durante la campagna elettorale tedesca, percepite da molti come indebite ingerenze nella politica europea. Così, alla fine, l’utile netto di Tesla è crollato da 1,39 miliardi a 409 milioni di dollari, ben al disotto delle stime degli analisti, portando il fatturato di Tesla da 21,3 miliardi a 19,3 miliardi di dollari nel periodo tra gennaio e marzo, anch’esso al di sotto delle previsioni di Wall Street.

L’impegno al Doge arrivato al capolinea?

Anche per questo, ormai da alcune settimane, si vocifera che il lavoro di Musk al Doge, il Dipartimento per l’efficienza Usa, sia giunto al capolinea. Lo stesso milionario la ha sostanzialmente ammesso martedì 22 aprile nel corso di una teleconferenza con gli analisti: «Il mio lavoro al Doge è quasi completato», ha detto. «Continuerò a lavorare con il team per il resto del mandato di Trump per assicurarmi che sprechi e frodi non si verifichino più», ma a partire da maggio, «dedicherò molto più tempo a Tesla». Musk ha spiegato di prevedere di dedicare solo «uno o due giorni alla settimana alle questioni governative».

Le rassicurazioni agli investitori

Era quello che gli investitori volevano sentirsi dire; che confermasse cioè di «impegnarsi nuovamente per Tesla», come ha spiegato Dan Ives di Wedbush Securities. E «questo grande passo nella giusta direzione» ha fatto immediatamente salire le azioni Tesla di oltre il 5% nelle contrattazioni after-hours. Intanto, l’azienda ha riconfermato di voler lanciare una versione più economica del suo veicolo più venduto, la sport utility Model Y, già nella prima metà di quest’anno. Ha ribadito, poi, le previsioni circa il lancio di un servizio a pagamento di robotaxi senza conducente, che dovrebbe partire ad Austin, in Texas, a giugno, mentre gran parte della flotta sarà operativa dall’anno prossimo.

Musk: «A breve milioni di Tesla che guideranno da sole»

«Nella seconda metà del 2025 ci saranno milioni di Tesla che funzioneranno in modo autonomo», ha insistito Musk durante la conference call che ha seguito l’annuncio dei risultati. Per poi fare un esempio visionario, un po’ come era abituato in passato: «Potrete andare a dormire nelle vostre auto e svegliarvi a destinazione», ha detto. «E questo sono sicuro sarà possibile in molte città degli Stati Uniti entro la fine di quest’anno». Mal l’analista automobilistico Sam Abuelsamid di Telemetry Insight, come riporta Ap, ha detto di dubitare delle previsioni di Musk. «Il sistema non è abbastanza robusto per operare senza supervisione», ha spiegato. «Fa ancora troppi errori». Insomma, quella di Musk sembra una boutade: il sistema «all’improvviso commetterà errori che porteranno a incidenti», ha concluso lapidario Abuelsamid.

Le indagini sul sistema «Autopilot» di Tesla

Se il lancio del robotaxi senza volante o pedali avverrà nelle date previste, accadrà comunque mentre le autorità di regolamentazione federali stanno ancora indagando per verificare se sia davvero sicura la tecnologia di assistenza alla guida di Tesla. Il cosiddetto Autopilot è infatti oggetto di indagine da parte della National Highway Traffic Safety Administration: i dubbi è che il sistema non avvisi sufficientemente i conducenti, soprattutto  quando la loro attenzione viene distolta. Inoltre, il sistema Full Self-Driving, che è solo parzialmente autonomo, ha attirato critiche per aver dato informazioni fuorvianti ai conducenti, mentre è stato messo sotto esame per il suo possibile legame con incidenti avvenuti in condizioni di scarsa visibilità o a causa di riflessi del sole.

La concorrenza agguerrita

E poi c’è il tema della concorrenza agguerrita. Tesla, che un tempo dominava il settore dei veicoli elettrici, ormai se la deve vedere con il produttore cinese Byd, che ha annunciato di aver sviluppato una batteria elettrica in grado di ricaricarsi in pochi minuti. Intanto, anche i rivali europei di Tesla hanno iniziato a proporre nuovi modelli con tecnologie avanzate capaci di essere vere alternative all’offerta della casa automobilistica di Musk, proprio mentre il milionario ceo di Tesla si è alienato potenziali nuovi acquirenti proprio in Europa sostenendo pubblicamente in varie occasioni i politici di estrema destra. Insomma, una serie di «sfortunati» eventi che il visionario proprietario di SpaceX non era stato capace di prevedere. E ora li sta pagando cari.

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23 aprile 2025 ( modifica il 23 aprile 2025 | 08:32)

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