
Una mano che diventa il corpo di una gallina, un rinoceronte che tiene una matita nella zampa, un gatto che porta sulla schiena una città piena di case: sono alcuni dei venti disegni creati da bambini tra i quattro e i nove anni che hanno ispirato altrettanti autori nella scrittura dei loro racconti. Tutti ora racchiusi nel libro «Il rinoceronte che voleva colorare il mondo e altre storie», pubblicato da Editrice consumatori per il decennale del progetto «Alimenta l’amore» – ora diventato anche associazione omonima – di Coop Lombardia.
Il volume, presentato giovedì al teatro Elfo Puccini di Milano, è nato da un’idea della fotografa e giornalista Silvia Amodio. Ma prima di diventare carta stampata, ha attraversato diversi step creativi e soprattutto svariate interpretazioni del mondo animale. Inizialmente, lo scorso giugno, venti bambini sono stati accolti nelle sale del Castello Sforzesco per prendere parte a un laboratorio creativo diretto e guidato da Roberto Abbiati e Giulia Bignami. Con matite e colori, i piccoli hanno messo su carta i loro animali. O almeno la loro fantasiosa idea. Non semplici «scarabocchi», ma una precisa visione e rappresentazione del mondo e soprattutto della fauna.
Da lì questi prodotti hanno iniziato a «viaggiare», fino ad arrivare nelle mani dei venti autori. Tutti personaggi famosi, che per indole o professione hanno a cuore il mondo animale: Alessandro Benvenuti, Alessandro Sala, Amalia Ercoli Finzi, Andrea Donaera, Anna Scavuzzo, Arianna Porcelli Safonov, Barbara Enrichi, Bruno Bozzetto, Dacia Maraini, Enrico Ercole, Giorgio Vallortigara, Marco Gnaccolini, Marco Vichi, Maurizio Galimberti, Michele Smargiassi, Micol Beltramini, Paola Zannoner, Romana Petri, Silvia Amodio e Simone Tempia. Tanti nomi, ognuno che riporta ad ambiti e settori differenti, il giornalismo, il cinema, la politica, il disegno, la psicologia e la stand-up comedy. Ma che soprattutto si sono lasciati ispirare da quella gallina dal corpo bizzarro e quel gatto che regge il peso di tante case, facendoli diventare i protagonisti della loro storia. Tematiche, talvolta, socialmente impegnate, per quanto narrate con «leggerezza» e, in qualche caso, anche con un pizzico di ironia.
«Spesso i disegni dei bambini sono poco considerati – ha spiegato Silvia Amodio -. La mia volontà è stata proprio quella di fargli acquisire valore, portandoli a essere ispirazione per il mondo degli adulti. Il tutto attraverso la letteratura e con il filo conduttore degli animali, puntando alla creazione di un giusto rapporto tra noi e loro». Con lei giovedì una rappresentanza di autori e collaboratori, come Viola Maria Macchi Cassia, vicedirettrice del dipartimento di Psicologia dell’Università Bicocca di Milano, che ha spiegato quanto sia «importante per i più piccoli disegnare, perché consente loro di utilizzare tutte le capacità cognitive, sviluppandole o potenziandole».
E ancora il disegnatore Bruno Bozzetto, celebre per le illustrazioni trasmesse durante il programma di Piero Angela «Superquark», ha sottolineato che «con il disegno, soprattutto quello animato, si può entrare in un altro mondo. Immaginario, astratto e potenzialmente infinito: su carta tutto è possibile». Come il «Delfino che si mise a prendere il sole», di cui Bozzetto non è illustratore, bensì autore. L’attrice Barbara Enrichi, invece, ha scritto «Il topo che canta la serenata al pipistrello del terzo piano», leggendolo al pubblico del Teatro Elfo Puccini. La vincitrice del David di Donatello per la sua Selvaggia, interpretata nel film «Il ciclone» di Leonardo Pieraccioni, ha anche raccontato la sua vita con Tamarinto, un Labrador dolce e mansueto, addestrato per essere un cane guida per non vedenti.
Mentre la vicesindaca di Milano Anna Scavuzzo ha letto un estratto del suo «Cane che andava ai compleanni», spiegando poi quanto sia fondamentale «rendere una città amica degli animali». E infine il giornalista del Corriere della Sera, Alessandro Sala, anche moderatore della serata, si è fatto ispirare dal disegno di un rinoceronte per scrivere un racconto tratto da una storia vera, quella di un «rinoceronte bianco settentrionale, che ha vissuto quasi tutta la sua esistenza dietro le sbarre di uno zoo. Gli è stato concesso di uscire solo quando la sua specie era quasi del tutto estinta a causa del bracconaggio, con la volontà di farlo riprodurre con le uniche due femmine rimaste in natura. L’esperimento però non è andato a buon fine. Ora la speranza è che un domani ci possa essere una riproduzione della specie con un intervento genetico».
Ma oltre a scrivere, tutti gli autori hanno anche scelto a chi devolvere i ricavati della vendita del libro, interamente autofinanziato da «Alimenta l’amore»: cinque associazioni operative in vari campi, dalle adozioni internazionali di bambini senza famiglia alla cine-terapia negli ospedali e alla cura degli animali alla tutela dei minori. Ma adesso si guarda al futuro. É già in programma il secondo volume, per il quale «cerchiamo autori», ha annunciato Silvia Amodio.
19 aprile 2025 ( modifica il 19 aprile 2025 | 13:19)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
19 aprile 2025 ( modifica il 19 aprile 2025 | 13:19)
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