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Crowdfunding da 70 milioni di dollari e 17 milioni di follower: così la serie su Gesù è diventata un fenomeno mondiale

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Una volta erano discepoli, oggi sono follower. Il senso non cambia: gente che segue e crede in un personaggio. Come quello di The Chosen (il prescelto), la serie sulla vita di Gesù che è diventata un fenomeno mondiale grazie al crowdfunding: i finanziamenti necessari (10 milioni di dollari per stagione) sono arrivati dalle donazioni volontarie, la visione è gratuita ed è accessibile attraverso l’app ufficiale oppure sul sito. Zero sottoscrizioni, zero abbonamenti.

Ambientata nella Palestina del primo secolo governata dai Romani, la serie (in sette stagioni) offre uno sguardo intimo e diverso sulla vita e gli insegnamenti rivoluzionari di Cristo. Così The Chosen ha raggiunto oltre 250 milioni di spettatori e più di 17 milioni di follower sui social. E ora è diventato un successo anche al cinema: le proiezioni dei primi due episodi della quinta stagione si dovevano fermare due giorni fa ma proseguiranno fino al 23 aprile con una programmazione pensata come evento speciale di Pasqua. The Chosen: Ultima Cena racconta infatti questa settimana, quella Santa, la settimana più cruciale della storia del cristianesimo con i «fedeli spettatori» trasportati di fronte alla tavola apparecchiata per Gesù e i suoi seguaci. In quegli ultimi e drammatici giorni, infatti, il popolo d’Israele accoglie il Messia a Gerusalemme come un re, mentre i discepoli ne attendono con ansia l’incoronazione. Ma Gesù sovverte la festa religiosa ebraica e, sentendosi minacciati nel loro potere, i leader religiosi e politici del paese fanno di tutto affinché questa sia l’ultima Pasqua del Salvatore.

Il progetto è nato da un’idea del regista Dallas Jenkins che aveva notato che non era mai stato realizzato un ritratto di Gesù pensato in una serie su più stagioni. L’altro spunto vincente è stato il modello narrativo: la vita di Gesù (interpretato da Jonathan Roumie) infatti viene narrata attraverso gli occhi di coloro che lo hanno incontrato e conosciuto, mentre l’arco temporale si concentra sugli ultimi cruciali anni della sua vita, dai 30 anni al giorno della sua crocefissione. «La nostra scelta è quella di raccontare Gesù in una chiave nuova, più umana e meno basata sul miracolo — ha spiegato il regista qualche tempo fa —. Certo i miracoli sono parte integrante della serie, sono fatti storici (qui si potrebbe discuterne…), ma il mio Salvatore si offre nell’aggiustare un carretto di frutta e verdura, realizza manufatti in legno per i bambini del villaggio, mostra stanchezza al termine di un lungo cammino, prepara per giorni le parabole che deve enunciare di fronte alla folla, chiedendo aiuto ai discepoli nell’atto della stesura come un qualsiasi studente che prepara un esame. È un Gesù umano che non si tira indietro nel diffondere la parola del Padre contro farisei corrotti e romani conquistatori, ma che non nasconde la paura nell’affrontare questa sfida che gli è stata assegnata». Anche il canone estetico non risponde a una certa iconografia classica, qui l’interprete ha occhi scuri, carnagione olivastra, il naso pronunciato. Ride e scherza con gli apostoli, balla, ma pone anche l’accento sui leciti dubbi nel credere se sia lui o meno il Messia che attendevano.

Il regista è un evangelico praticante, il protagonista non è solo un attore ma anche un diacono: «Molto spesso non mi sento degno di interpretare Gesù. Ho molte difficoltà con questo ruolo. Ma riconosco anche ciò che Dio ha fatto per la mia vita come risultato dell’interpretazione di Cristo e come Dio ha cambiato la mia vita». Il set è a Midlothian, a mezzora da Dallas, un angolo di Galilea ricostruito in Texas dove il tempo è tornato indietro al 30 dopo Cristo. Il business intanto è cresciuto: la vendita di merchandise (felpe e magliette, notevole quella con i pesci che rimandano a uno dei miracoli più noti) fornisce ulteriori introiti, così come le prime proiezioni nei cinema, i romanzi e le graphic novel ispirate alla storia. Jesus Christ è tornato Superstar.

18 aprile 2025

18 aprile 2025

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