di Saverio Fossati
Una sentenza della Cassazione rende concreta la possibilità offerta dalla legge, almeno sino al 31 dicembre: bisogna però rinunciare alla proprietà, attraverso un atto di rinuncia abdicativa da fare con un notaio
Se le mettessimo tutte insieme faremmo dieci volte Milano, una megalopoli di abbandono e degrado ma soprattutto di totale non utilizzo e di cui i proprietari vorrebbero liberarsi con la “rinuncia abdicativa”, passandoli cioè allo Stato. Parliamo dei 620mila edifici (dati catasto) abbandonati, che pudicamente vengono chiamati “collabenti” perché i padroni li hanno accatastati nella categoria F2 per non essere costretti a
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