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di Alessio Cozzolino
Un articolo apparso di recente su “The Lancet” fa luce sulla vita dell’anatomista Angelo Ruffini, che studiò gli animali per capire i modelli anatomici umani. E fece brillanti scoperte sul tatto
Che mondo sarebbe senza animali? Impossibile immaginarlo: non solo perché sono pilastri degli ecosistemi, ma anche perché proprio dallo studio della loro anatomia abbiamo costruito gran parte delle conoscenze su cui si regge la medicina moderna. Un legame raccontato di recente sulle pagine di The Lancet, Neurology che ha dedicato un tributo ad Angelo Ruffini (1864–1929), medico, anatomista ed embriologo italiano considerato tra i




