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Ha iniziato l’anno deliziandoci nei panni della principessa Gaia Brandiforti, l’indomabile matriarca che cambia il destino della giovane Modesta nella miniserie L’arte della gioia diretta da Valeria Golino. Poi ha continuato con la divina Eleonora nel film Duse di Pietro Marcello, dove si impossessa del mito per farlo palpitare di vita propria, superando ogni possibile condizionamento biografico per mostrare cosa significhi dare sangue e carne all’arte della recitazione. Per poi sorprenderci con la libraia femminista di L’attachement – La tenerezza, madre controvoglia, leggera e sfrontata, dolcissima e ruvida insieme, rivelando dietro un inatteso paio di occhiali una bellezza che aveva




