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di Marta Serafini
Vita e morte a otto chilometri dai reparti russi
DALLA NOSTRA INVIATA
REGIONE DI ZAPORIZHZHIA «Normal». Alza gli occhi al cielo Gheorghy e sospira. Ha appena finito di fare benzina. Una kab, una bomba volante, è caduta a pochi metri da lui. Ha colpito la Motor Sich, che un tempo produceva motori per i missili spaziali del programma sovietico e ora, nei suoi sotterranei anti atomici, contribuisce alla produzione bellica ucraina. Più di venti feriti. Vanno avanti a fatica le trattative. Ma ogni giorno Zaporizhzhia si sveglia e combatte la sua battaglia. «Normal», dice Gheorghy rassegnato.




