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+3% la crescita USA

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Federico Rampini / CorriereTv

L’economia degli Stati Uniti ha registrato una crescita significativa nel trimestre appena concluso, con il PIL in aumento del 3%. Sebbene questa notizia possa scontentare chi si aspettava una frenata dell’economia americana per motivi politici, è fondamentale guardare ai risvolti economici per l’Europa e, in particolare, per l’Italia, spiega Federico Rampini.

Per le imprese italiane, soprattutto per gli esportatori e i produttori di made in Italy, la salute dell’economia americana conta più dei dazi. Gli Stati Uniti rappresentano infatti il secondo mercato di sbocco per le aziende italiane dopo l’Unione europea. Un rallentamento della crescita americana – o peggio una recessione – costituirebbe una minaccia ben più grave dei dazi stessi, poiché inciderebbe sui consumi e quindi sulle esportazioni italiane.

I dazi sono certamente un problema, ma si tratta di una “tassa” che molti consumatori americani possono sostenere, in particolare la clientela disposta a pagare per i prodotti italiani di qualità. Inoltre, gli aumenti di prezzo derivanti dai dazi potrebbero essere in parte assorbiti dalle imprese lungo la catena di distribuzione, riducendo l’impatto sui prezzi finali.

In sintesi, la solida crescita dell’economia americana è una notizia positiva per le imprese italiane: ciò garantisce stabilità e opportunità in uno dei mercati più importanti per il made in Italy, rendendo meno preoccupante anche l’impatto dei dazi.

30 luglio 2025

© RIPRODUZIONE RISERVATA

30 luglio 2025

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