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1000 Miglia Green, attraverso l’Italia alla scoperta dell’elettrica Denza Z9GT

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Cervia- Mille e non più Mille? Macché, 1000 e ancora 1000. Miglia. Già, perché la 1000 Miglia è tornata ad attraversare l’Italia, non solo nella versione classica, che ci siamo abituati a conoscere negli anni, e che ha radunato, questa volta 430 auto storiche, ma anche con un più ristretto plotone di auto elettriche che ha “raddoppiato” la “grande corsa” in versione green e che ci ha visto al volante, nella terza tappa, la Roma-Cervia, della Denza (famiglia BYD, per intenderci) Z9GT full electric.

1000 Miglia Green

La cronaca. Alzataccia alle 4.30, gradevole temperatura di 19 gradi, per non perdere, la “priorità acquisita” che ha permesso alle vetture elettriche, nel corso di tutta la gara, di partire in testa al gruppo, come apripista delle storiche. Con il vantaggio di venir scortati e preceduti solo dalle auto della polizia (piacevole trasgressione quella di poter ignorare, grazie a quelle sirene spiegate davanti, semafori, precedenze, infrangere, in pratica, tutti i divieti del Codice della strada e venire pure applauditi). Ecco, gli applausi. Ovunque. Applausi che, a ogni passaggio della carovana, nelle città ma ancor più nei paesini, e ancor più del di più, nelle frazioni dei piccoli paesini, ci hanno sempre accolti con quella genuinità modello Giro d’Italia.

Il «crab walking»

Col sole che si alza gradualmente, come il nostro risveglio, si comincia a intravvedere quella sorta di presepe che è Orte. Sono le 7,27 e le case, sul poggio, spuntano una dopo l’altra da un’ovatta di nuvole basse, cartolina di fascino, che le avvolge. C’è la prima delle tante prove a cronometro. Poi si può premere sulla l’acceleratore e la Z9 GT, non si fa certo pregare. L’elettrica può contare su un motore anteriore e due posteriori che, nell’insieme, muovono le ruote in modo indipendente. Ad alimentarli c’è una batteria al litio da 100 kWh, che assicura 630 chilometri di autonomia. Altre “chicche” aumentano il divertimento, come le sospensioni a controllo elettronico e le ruote posteriori che possono muoversi in controfase (o in fase) rispetto a quelle anteriori per semplificare le manovre, tanto che il diametro di sterzata è di soli 9,24 metri. Facendo perno su una ruota anteriore e combinando il senso di rotazione e l’angolo di sterzo di ciascuna delle ruote posteriori, in manovra la Z9GT può traslare di lato o addirittura ruotare su sé stessa. È il crab-walking (movimento obliquo) per affrontare strade strette o uscire da parcheggi complessi con le ruote posteriori sterzanti che agevolano le manovre laterali più impegnative.

Il passaggio del corteo

Vien voglia di intrattenersi a lungo con le tecnologie dell’azienda cinese, ma la gara ci chiama al rispetto del road book, quindi eccoci entrare, tra sventolio di bandiere della 1000 Miglia e grida di saluto, a Castiglione in Teverina. Ma è solo il preludio al trionfale ingresso del corteo “elettrico” e “termico” a Orvieto, dove la folla, assiepata ai lati delle vie del centro, che sembrano stringersi sempre più, ci accompagna verso la piazza del Duomo, l’imponente cattedrale gotica, spettacolo nello spettacolo, accanto alla quale si esibiscono per noi gli sbandieratori, quelli bravi, quelli veri, dei quattro quartieri della città umbra, in pieno stile medioevale. C’è solo il tempo, purtroppo, di una rapidissima sosta per qualche, irrinunciabile, fotografia e poi si riparte, con l’applausometro che sale, mentre le prove a cronometro si susseguono, anche attraversando Allerona, Ficulle, Foiano della Chiana e Città della Pieve. È un mix di clacson, incitamenti e i paesaggi, che la corsa ci regala, confermano quanto sia meraviglioso questo nostro Paese.

L’ammiraglia

Intanto la Denza Z9GT, ammiraglia sportiva da 3 metri e 13 di passo, ci coccola a bordo con i sedili massaggianti, le profumazioni d’ambiente, i tre schermi appaiati nella plancia: il cruscotto digitale, il maxi display centrale e un monitor anche di fronte al passeggero e un impianto audio con venti altoparlanti. Stiamo guidando, in anteprima assoluta, una vettura prototipo ma che, salvo alcuni piccoli dettagli sarà quella che ritroveremo a fine anno o all’inizio del 2026 nelle concessionarie BYD, con un prezzo che dovrebbe avvicinarsi ai 90 mila euro. Ma è ancora e subito grande corsa. Ci vengono incontro, in prossimità di Arezzo, le frazioni di Rigutino e de Il Matto. I nomi sui cartelli stradali sembrano lo scherzo di qualche burlone ma è sempre e assolutamente solo l’Italia vera, sorprendente e giocosa. Eccoci ad Arezzo per la pausa pranzo e nel frattempo siamo 38 gradi, all’ombra. Una sessantina di chilometri di saliscendi nel verde per una deviazione serale all’ “estero” nella Repubblica di San Marino, poi rotta verso Cesena e quindi Milano Marittima per chiudere la tappa sul red carpet, allestito per gli equipaggi in Piazza Maffei, ai piedi della Torre San Michele. Fotografie di un’altra 1000 Miglia memorabile. Termico o elettrico? La domanda ha una sola risposta perché il motore della 1000 Miglia, qualunque esso sia, resta capace di accendere, sempre e comunque le emozioni, e scaldare il cuore di pubblico e partecipanti. Come, puntualmente, è capitato anche noi

23 giugno 2025 (modifica il 23 giugno 2025 | 15:23)

23 giugno 2025 (modifica il 23 giugno 2025 | 15:23)

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