
DALLA NOSTRA INVIATA
WASHINGTON – Dopo che l’inviato speciale Witkoff ha incontrato Putin il 6 agosto, Trump ha detto ai leader europei e a Zelensky che vuole vedere Putin, possibilmente già la prossima settimana, e poi tenere un summit con Putin e Zelensky. La Russia è entusiasta di un faccia a faccia con Trump, ma fredda all’idea del trilaterale. Alcuni media in mattinata citavano fonti della Casa Bianca secondo Trump non vedrà Putin a meno che quest’ultimo non incontrerà anche il leader ucraino. Ma poi nello Studio Ovale Trump ha detto che Putin non deve incontrare Zelensky come condizione perché i presidenti americano e russo possano vedersi. «Vogliono incontrare me e farò tutto il possibile per fermare le uccisioni». Alla domanda se possano ancora scattare oggi sanzioni secondarie contro Mosca ha detto: «Sta a lui, vediamo cosa ha da dire, sono molto deluso».
Trump ha grande fiducia nelle proprie capacità negoziali e ha detto più volte che questa guerra non finirà a meno che lui e Putin non si incontrino. Sono stati mesi di alti e bassi: dalla promessa di chiudere in 24 ore il conflitto agli elogi di Putin e le critiche a Zelensky, all’ipotesi che gli Stati Uniti possano «tirarsi fuori» come mediatori, fino alla sua frustrazione per il rifiuto del leader russo di accettare un cessate il fuoco dopo sei telefonate tra di loro. Trump ha imposto sanzioni secondarie all’India perché importa petrolio russo, non escludendo di estenderle alla Cina. Ma vuole vedere progressi, vuole poter dichiarare che le minacce stanno funzionando. Il timore degli alleati è che un incontro con Putin possa riportarlo alla posizione di partenza, più critica nei confronti di Zelensky.
Non è chiaro di cosa abbiano parlato esattamente Putin e Witkoff, al di là della possibile cooperazione economica Usa-Russia e di non precisati «segnali» che, secondo i russi, si sarebbero scambiati sull’Ucraina. Non ha avuto conferme il resoconto di un ex diplomatico polacco, Witold Jurasz, che sul portale Onet scrive che Mosca avrebbe ricevuto dagli americani, d’accordo con gli europei, una proposta per un cessate il fuoco con l’Ucraina che prevede il riconoscimento delle conquiste territoriali russe (con colloqui formali posticipati di 49-99 anni), la fine della maggior parte delle sanzioni e il ritorno del gas e del petrolio russi all’Ue, nessun impegno di espansione da parte della Nato e la continuazione degli aiuti militari statunitensi all’Ucraina. Quello che ha detto il segretario di Stato Usa Marco Rubio dopo l’incontro di Witkoff è che, «per la prima volta» gli Stati Uniti hanno avuto «una migliore comprensione delle condizioni alle quali la Russia sarebbe pronta a porre fine alla guerra». Rubio ha specificato che, se ci sarà la pace, la si otterrà attraverso concessioni territoriali «sia da parte dei russi che degli ucraini».
In passato, Putin ha chiarito che vuole la Crimea, come pure le regioni di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson anche se non sono state completamente occupate dai russi. Gli Usa l’hanno vista come una posizione irragionevole, ma hanno offerto di riconoscere la Crimea come russa e di cedere il controllo di parti di altre regioni ucraine occupate dai russi mentre Zaporizhzhia e Kherson resterebbero con Kiev. Alcuni esperti pensano che Putin abbia istruito i suoi negoziatori a seguire una linea massimalista proprio per ottenere un incontro con Trump e convincerlo ad abbracciare «le cause alla radice del conflitto» (escludere Kiev dalla Nato, limitarne le capacità militari e spingere per un governo pro Mosca a Kiev). Rubio dichiara che «gli elementi chiave per porre fine alla guerra saranno territoriali». Forse Putin ha mostrato più flessibilità su come i territori possano essere divisi o scambiati. Ma Tatyana Stanovaya del Carnegie Russia Eurasia Center sottolinea che Putin non ha mai formalmente demarcato i confini delle 4 regioni «annesse», il che suggerisce che ci sia sempre stata una certa flessibilità, ma rispetto a questi aspetti per lui è più cruciale che Kiev rientri nella sfera di influenza di Mosca.
7 agosto 2025 ( modifica il 7 agosto 2025 | 23:10)
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