
Valorizzare il messaggio ma non la messaggera per evitare tensioni. In poche parole: lasciar perdere il conferimento della cittadinanza onoraria a Francesca Albanese ma limitarsi ad esprimere solidarietà alla Palestina e alla relatrice speciale dell’Onu per i territori palestinesi dopo le sanzioni americane, diffondendo i contenuti dei report pubblicati. Sarebbe questo il punto di caduta trovato dalla maggioranza a Palazzo Vecchio a Firenze, cioè Pd e Avs-Ecolò per approvare un atto sul tema in Consiglio comunale superando la contrarietà dei consiglieri di lista Funaro e Italia Viva (il M5s invece resta a favore).
Ad un mese e mezzo dalla seduta rimandata infatti la discussione sulla cittadinanza onoraria ad Albanese torna in commissione Pace e diritti per il voto prima del passaggio in Consiglio. Con un clima politico ancora più arroventato di prima dopo le recenti dichiarazioni di Albanese.
«Su quanto accaduto alla redazione de La Stampa non ci può essere una condanna con un “ma” e non possono esserci moniti al giornalismo. Per questo non condivido e prendo le distanze dalle sue dichiarazioni», interviene in maniera netta la sindaca, Sara Funaro. «Firenze è città di ponti e di pace, ha sempre dato riconoscimenti a persone che hanno fatto enormi sforzi per unire. Pur riconoscendo il suo importante lavoro svolto come relatrice Onu, Albanese in più occasioni ha dimostrato di mandare messaggi che portano a dividere più che unire nella comune causa a difesa del popolo palestinese. Per questo non ritengo opportuno consegnarle la cittadinanza onoraria». Parole che confermano la mediazione del Pd per evitare che la maggioranza si divida sul tema e accontentare un po’ tutti.
Da un lato infatti ci sono le pressioni di associazioni e realtà di sinistra che tifano per la cittadinanza onoraria e dall’altro quelle della comunità ebraica, di cui fa parte anche Funaro, di segno opposto. Motivo per cui mercoledì in commissione la cittadinanza potrebbe lasciare spazio a una soluzione meno schierata: un testo in cui si esprime solidarietà al popolo palestinese, ad Albanese per le sanzioni Usa e si rilanciano (ancora da capire con quali modalità) i contenuti dei report sul genocidio nella striscia di Gaza.
«Proponiamo un riconoscimento a lei non per le sue opinioni ma per il suo lavoro. Una città operatrice di pace deve essere in grado di restare sul merito delle questioni», commenta il consigliere di Spc, Dimitrij Palagi. «La proposta di assegnarle la cittadinanza onoraria è irricevibile, divisiva e totalmente fuori luogo», commentano i consiglieri Iv, Francesco Casini e Francesco Grazzini. «Non accettiamo lezioni da Iv che ritengono normale che il leader del loro partito sia finanziato da Bin Salman, mandante dell’uccisione del giornalista Jamal Khashoggi. La nostra valutazione di Albanese come operatrice di pace e di giustizia internazionale rimane la stessa», sottolineano i consiglieri di Avs-Ecolò, Caterina Arciprete, Giovanni Graziani e Vincenzo Pizzolo.
«Avs butta la palla in tribuna: le frasi sugli ostaggi israeliani, sulla senatrice Segre e sull’assalto a La Stampa sono chiaramente incompatibili con la cittadinanza. E parlare di Arabia Saudita significa capire anche poco di politica estera», replicano i renziani.
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2 dicembre 2025
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