Premio Strega Poesia, vince Stefano Dal Bianco

di LUCA ZANINI L’autore padovano prevale con «Paradiso» (Garzanti), raccolta nata durante la pandemia: 40 voti su 89. A Daniela Attanasio il riconoscimento dei giovani.

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È andato a Stefano Dal Bianco, per Paradiso (Garzanti), il Premio Strega Poesia 2024. L’autore di origine padovane, che da tempo vive in provincia di Siena, dove insegna Poetica stilistica all’università, ha ricevuto l’ambito riconoscimento nel Teatro Studio Borgna dell’Auditorium Parco della Musica a Roma.

Nel gran finale del premio promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Strega Alberti Benevento, in collaborazione con Bper Banca, gli autori dei cinque libri finalisti selezionati dal Comitato scientifico del premio si erano contesi i voti degli Amici della poesia, cento donne e uomini di cultura, che già dalla mattinata avevano segnato un discreto vantaggio per Dal Bianco. Che ha poi vinto con 40 voti su 89 espressi. Seguono in graduatoria: Daniela Attanasio con Vivi al mondo (Vallecchi), 17 voti; Giovanna Frene con Eredità ed Estinzione (Donzelli), 16 voti; Gian Maria Annovi con Discomparse (Aragno), 13 voti; Roberto Cescon con Natura (Stampa 2009), 3 voti.

Paradiso è un libro nato nelle dieci stagioni del lockdown, che dimostra come si può fare poesia «anche andando a spasso con il proprio cane». Spiega lo stesso Dal Bianco: «È ambientato nel luogo dove abito, un piccolo borgo della collina senese. A destra si va nel bosco a piedi, a sinistra c’è il fiume con le trote dove si può fare il bagno. L’ho scritto quasi totalmente negli anni della pandemia, quando la natura era veramente inferocita, inferocita e onnisciente: noi avevamo i daini per strada di notte, al centro del paese».

Benché la natura gli abbia fatto paura durante il covid — aggiunge dal Bianco a margine della premiazione — «io sono stato un privilegiato: ho vissuto il lockdown con il mio cane Tito; uscivamo tutti i giorni e nel camminare dettavo poesie al cellulare: vengono da lì le 108 che danno il corpo al libro».

Dal Bianco, si legge nella motivazione del premio, tratteggia «un Eden umanissimo: teatro di visioni più o meno rasserenate, più o meno rassicuranti, che — malgrado la brevità dei testi — orchestra accordando il prevalente endecasillabo a versi di minore lunghezza».

A Daniela Attanasio per Vivi al mondo è andato il Premio Strega Giovani Poesia, assegnato con 38 voti su 102 espressi da una giuria di studenti delle scuole secondarie. Il Premio Giovani è offerto da Bper Banca che assegna anche un riconoscimento alla migliore recensione inviata dagli studenti in giuria: quest’anno è andato a Bianca Urso del Liceo Classico «Borrelli» di Santa Severina (Crotone) per la recensione di Natura di Roberto Cescon. La vincitrice dello Strega Giovani è stata annunciata dall’influencer culturale Edoardo Prati. Con lui sul palco — oltre a poetesse e poeti finalisti chiamati a leggere testi dalle opere in gara — si sono aggiunti due ospiti che hanno fatto dialogare la poesia contemporanea con altre forme d’arte: Chiara Bersani, autrice, danzatrice e performer, e Vasco Brondi, cantautore e scrittore. A testimonianza che la poesia è un’arte viva e partecipata.

Sebbene in Italia non siano frequenti come in Germania o nel mondo anglosassone gli incontri di poetry slam, di improvvisazione tra l’underground e il festival teatrale, la contaminazione è percepibile nella musica e nella danza. Gli stessi organizzatori del Premio Strega sono convinti che «la poesia sia il genere letterario più adatto a dialogare con altre forme di espressione, per questo siamo aperti alla poesia performativa e quindi anche allo poetry slam, purché quest’ultimo abbia poi uno sbocco nel canale editoriale». Lo Strega Poesia viene assegnato a testi scritti e pubblicati, «che poi vengano performati dal poeta oppure no, è irrilevante ai fini del premio». Ma questo non significa disattenzione, tant’è che sul palco della premiazione, all’Auditorium, Chiara Bersani ha danzato sulle parole di un testo da lei stessa recitato e registrato.

«I ragazzi oggi leggono più di quanto si pensi, leggono più degli adulti e la lettura è in ottima posizione tra le loro attività del tempo libero — sottolinea Giovanni Solimine presidente di Fondazione Bellonci —. Secondo un sondaggio, riferendoci ai giovani di 14-19 anni (che noi coinvolgiamo nei premi Strega e Strega Poesia) è interessante vedere che il 62 per cento di questi ragazzi dichiara di leggere poesia; molti leggono poi anche i testi delle canzoni che facilmente possono essere veicolati attraverso sistemi di messaggistica e social network».

La serata, in diretta su RaiPlay, è stata condotta dall’attrice Elena Radonicich, che ha letto due testi di Pier Luigi Cappello dal libro Come un sentiero di matita (Bur) — «Entrano i rumori e l’abbaiare di un cane» e «Oceano Indiano» — e in chiusura «Il diametro della bomba» del poeta israeliano Yehuda Amichai, nella traduzione dall’inglese di Stefano Petrocchi, e «Gentilezza» di Naomi Shihab Nye, poetessa arabo-americana figlia di un rifugiato palestinese, nella traduzione di Carolina Traverso.

Il Premio Strega Poesia, instituito nel 2023, era stato vinto lo scorso anno da Vivian Lamarque con L’amore da vecchia (Mondadori). Per il 2024, la scelta della Dozzina era stata annunciata il 5 aprile, dopo una corsa contro il tempo per vagliare i ben 144 i libri di liriche inizialmente selezionati quest’anno. E l’11 luglio si era definita la Cinquina.

Considerato che in Italia esistono oltre 120 case editrici di poesie che nel 2023 hanno sfornato oltre 300 nuove raccolte di liriche, viene da chiedersi come stia andando il mercato dei libri di poesia: «Rispetto all’anno scorso è difficile dirlo, perché il mercato della poesia è piuttosto piccolo — risponde Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci —: ancora oggi i dati dicono che lettori di poesia in Italia sono circa il 3 per cento; molto meno dei lettori forti che sono il 15 per cento della popolazione. Quel che invece si può dire con certezza è che c’è stato un chiaro effetto della prima edizione dello Strega Poesia perché il libro di Vivian Lamarque premiato l’anno scorso ha raggiunto un numero di vendite considerevole già nel 2023, circa 5 mila copie. Vuol dire che un libro di poesia può avere un venduto simile a quello di un libro di narrativa che ha avuto discreta fortuna».

9 ottobre 2024 (modifica il 9 ottobre 2024 | 21:59)

9 ottobre 2024 (modifica il 9 ottobre 2024 | 21:59)