Palermo, la Palatina e gli splendorida Gattopardi

di Maria Teresa Veneziani Dal Teatro Massimo al chiostro del Duomo di Monreale fino al Parco Archeologico di Segesta

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Un Capodanno tra arte, natura, bellezza ed empatia. E quello che vivremo a Palermo con i Viaggi del Corriere dal 29 dicembre al 2 di gennaio. Ci lasceremo trasportare, emotivamente e mentalmente nella capitale di epoche lontane, normanna e borbonica, pervasa da un sentire aristocratico che si respira anche nei vicoli e nei mercati. Quel senso di eleganza austera tramandata dal mondo dei gattopardi fino alla leggerezza cosmopolita di donna Franca Florio, musa di poeti e pittori — primo fra tutti Boldini: qui la ritrasse nel 1901 — che aggiunse fascino alla belle époque siciliana. Una storia, la sua, che incarna l’apoteosi della borghesia palermitana, così aperta al mondo, da inventarsi un giornale in francese, la Sicile Illustrée, per raccontare ai parigini e all’Europa le meraviglie isolane.

Rivivremo la mondanità internazionale dell’epoca di donna Florio nell’imponente Teatro Massimo, oggi importante centro di produzione artistica anche a favore dei quartieri periferici. Ci aspettano, tra l’altro, in esclusiva per il Corriere, la Cappella Palatina, straordinaria opera musiva dell’arte bizantina, patrimonio dell’Unesco, definita da Guy de Maupassant la chiesa più bella del mondo. La visita proseguirà tra i capolavori arabo-normanni del Duomo di Monreale, splendore di mosaici dorati, opera assoluta della Sicilia insieme con quelli romani di Piazza Armerina. La giornata del 31 comincerà nello spettacolare panorama del Parco Archeologico di Segesta, con il tempo dorico e l’anfiteatro ellenistico, in una giornata poi dedicata al relax, prima di festeggiare con il Cenone l’arrivo del 2024 nello storico Palazzo Francavilla, esempio raffinato di gusto liberty, firmato da Ernesto Basile.

L’anno nuovo si aprirà con una gita a Cefalù, stretta tra la rocca e il mare, con il Duomo normanno che domina sul borgo medioevale. Appuntamento, ancora in esclusiva, a Villa Tasca alla scoperta del parco di piante esotiche e della tenuta dei conti Tasca D’Almerita, che si è tramandata in linea femminile, si dice che il «primo conte» sia stata Beatrice Lanza Barnciforti, dalla quale il marito Lucio Mastrogiovanni Tasca ereditò il titolo per Regio Decreto. Ci aspetta, ancora in forma privata, la visita a Palazzo Valguarnera Gangi. Nel magnifico salone degli specchi quasi si percepiscono le arie del valzer del «Gattopardo».

Clicca qui per trovare tutti i dettagli del viaggio e, se vuoi, per prenotare. Si prenota anche al numero 02-303.294.03 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18; il sabato dalle 9 alle 13). Sempre per ricevere informazioni oppure per prenotare potete mandare una email a inviaggioconcorriere@rcs.it InViaggio è anche sui social. Su Instagram (@Inviaggioconcorriere) e su Facebook (https://www.facebook.com/InViaggioConCorriere/) La nostra newsletter, gratuita, arriva ogni giovedì Info corriere.it/newsletter

Nella foto, la Cappella Palatina, che visiteremo in esclusiva dopo la chiusura al pubblico, è un capolavoro dell’arte arabo-normanna bizantina

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19 settembre 2024 (modifica il 19 settembre 2024 | 18:17)

19 settembre 2024 (modifica il 19 settembre 2024 | 18:17)