Una reunion speciale, raccontata «dall’umile prospettiva della persona meno famosa della band, un signor nessuno al centro di un uragano mediatico». Parola del tastierista Christian Madden che in uno scritto pubblicato su Substack, offre la sua visione del tour degli Oasis, appena concluso e di cui ha fatto parte.
«Finirò per odiare il suono della mia voce che ripete sempre gli stessi aneddoti – spiega il session man – . Andavano davvero d’accordo Liam e Noel? Sì, andavano d’accordo. Niente di eclatante, solo persone affettuose in modo genuino che, dopo essersi perdonate, hanno iniziato a guardare avanti, con cautela. Quello che avete visto era reale. La gente guardava gli Oasis e pensava: “Non sono meglio di me, potrei farlo anch’io”, è proprio questo che li rende inclusivi e accoglienti: fanno sembrare tutto più facile e raggiungibile di quanto sia nella realtà, non ostentano nulla, l’abilità c’è ma è nascosta».
Ci saranno altri concerti nel 2026? «Davvero pensate che lo sappia? In fin dei conti sono solo una formica operaia», conclude Madden.
1 dicembre 2025
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