
«Una presenza silenziosa e costante, passata dalle fotografie in bianco e nero ai social. Prendersi cura di te è stato un privilegio». Con questo messaggio postato sui social lo zoo di San Diego, in California, ha annunciato la morte a 141 anni di «Gramma». Soprannominata la «regina dello zoo», la tartaruga delle Galapagos (Chelonoidis niger) era arrivata nella struttura tra il 1928 e il 1931, quando secondo gli esperti aveva circa 40 anni.
«Un’icona amata e una straordinaria ambasciatrice della sua specie», prosegue il post, ricordando la sua passione per la lattuga romana, il cactus e la frutta. «È sorprendente pensare a cosa ha vissuto la nonna durante la sua vita. Mentre si godeva il sole, infiniti snack erbivori e pozzanghere, questa dolce e timida tartaruga ha osservato la creazione e l’evoluzione dello zoo. Mentre il mondo intorno a lei ha vissuto più di 20 presidenti degli Stati Uniti, due guerre mondiali e due pandemie, è stata ambasciatrice per la conservazione dei rettili in tutto il mondo». La direzione dello zoo ha raccontato di aver preso la «triste e compassionevole» decisione di dirle addio – il 20 novembre scorso – dopo aver seguito a lungo i problemi ossei legati all’età e il peggioramento di queste condizioni.
Nel 2006 era venuta a mancare in uno zoo australiano, a 176 anni, anche la tartaruga «Harriet». Era nata pochi anni prima della spedizione scientifica compiuta nel 1835 nelle Galapagos da Charles Darwin che la riportò a Londra, insieme ad altri giovani esemplari, a bordo del «Beagle». Si ritiene che il record di longevità sia detenuto da una tartaruga appartenuta al Re di Tonga, vissuta 188 anni. Una curiosità? Harriet in principio si chiamava «Harry», perché gli etologi del XIX secolo sbagliarono ad individuarne il sesso, ritenendo fosse un maschio.
27 novembre 2025 ( modifica il 27 novembre 2025 | 10:25)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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