Mercedes Drive Pilot 95: abbiamo guardato un film mentre l’auto guidava da sola

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Alzi la mano chi non sarebbe incuriosito all’idea di sedersi al posto guida, immettersi in autostrada, spingere un pulsante e lasciare che sia l’auto ad occuparsi di tutto, togliendo le mani dal volante per rispondere ad una mail sul proprio smartphone o scegliendo dal menu dell’infotainment un film o un videogioco, il tutto sentendosi perfettamente al sicuro e a proprio agio.

Primo al mondo

L’invito di Mercedes a Berlino per testare il Drive Pilot 95, ovvero l’ultima evoluzione del sistema di guida autonoma di livello 3, era troppo allettante per non accettare con entusiasmo. Il motivo è molto semplice: si tratta dell’unico «livello 3» autorizzato in Europa e negli USA e, da gennaio 2025, i clienti tedeschi di Mercedes potranno ordinarlo sulle loro Classe S ed EQS. Per chi invece ha già la vecchia versione installata sulla propria vettura, l’upgrade è gratuito. Chiunque guidi un’auto moderna dotata di sistemi di assistenza alla guida, avrà notato che non si possono togliere le mani dal volante per più di alcuni secondi, in quanto il conducente deve sempre mantenere il controllo. Con il livello 3 invece l’auto ha piena padronanza di sterzo, freni ed acceleratore, permettendo di dedicarsi ad altre attività ma rimanendo sempre vigili ed attivi (vietato reclinare lo schienale e mettersi a dormire) per riprendere il comando nel caso il sistema lo richiedesse.

Fino a 95 km/h

Ci sono dei requisiti da rispettare affinché ii sistema dia via libera, con una luce turchese che avvolge cruscotto e i pulsanti di attivazione sul volante, oltre ad essere replicata all’esterno nei gruppi ottici, per segnalare alle altre auto che si sta viaggiando in modalità di guida autonoma. Il primo è che ci sia un veicolo davanti e che non viaggi a più di 95 km/h e il secondo è che si utilizzi la corsia più a destra; inoltre il percorso non deve prevedere tratti con lavori in corso o gallerie, altrimenti il sistema, per questioni di sicurezza, si disattiva. Anche di notte o in caso di pioggia, ghiaccio, neve o se la segnaletica orizzontale è poco chiara, la guida autonoma di livello 3 è disabilitata, mentre rimane attiva quella di livello 2.

Come un passeggero

Rassicurati dagli innumerevoli sensori, telecamere, radar, Lidar, abbiamo iniziato il test a bordo di una EQS. L’ordinato traffico di un tratto dell’AVUS – storica prima autostrada progettata e aperta al pubblico in Germania, nel 1921 – ha sicuramente facilitato il compito del Drive Pilot che, non appena ha scorto un veicolo davanti a noi alla velocità giusta, ha attivato un segnale luminoso e dopo due conferme con i tasti sul volante, ha preso i comandi, con estrema naturalezza. A questo punto, con un simpatico coup de théâtre, l’ingegnere che sedeva al nostro fianco ha estratto dei popcorn per accompagnare la visione di SpiderMan sull’ampio schermo centrale, ma abbiamo anche aperto il sito del Corriere per sbirciare le ultime notizie e, dopo pochi minuti, ci eravamo completamente dimenticati che il nostro sguardo non era più rivolto verso la strada.

Sorprendentemente naturale

E’ chiaro che il sistema ha ancora dei limiti: si disattiva se ci si immette in un tratto dove a destra c’è una nuova corsia o se l’auto che ci precede si sposta e la strada diventa libera, ma utilizzarlo è sorprendentemente naturale. Niente ansie, ma, al contrario, un nuovo modo di intendere un viaggio in auto, considerato che, fino a 60 km/h, in coda, il DrivePilot funziona in tutte le corsie, aprendo nuove possibilità di sfruttare il tempo a bordo.

11 novembre 2024 (modifica il 11 novembre 2024 | 12:06)

11 novembre 2024 (modifica il 11 novembre 2024 | 12:06)